Arcadia
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Ancorarsi da solo
paradossalmente quando c'è vento, diciamo 25 nodi come citi, è più facile.
io faccio così:
- ho verniciato due-tre metri di catena catena ogni 10, naturalmente di colore diverso ed ho attaccato un'etichetta all'interno del gavone qualora mi dimenticassi il colore/lunghezza
- quando ho individuato il punto dove ancorare porto la barca con la prua al vento e filo la catena mollando la frizione, così l'ancora arriva immediatamente sul fondo, intanto il vento sposta la barca e la successiva catena che scende in caduta si può anche accumulare, ma non più sull'ancora, ma dietro;
- blocco la frizione quando passa il colore corrispondente alla lunghezza che voglio filare.
-con tutta calma vado al timone e do una botta decisa di retro, poi metto in folle,
-con calma torno a prua e appoggiando un piede sulla catena, sento se questa saltella arando sul fondo o se fa presa (che è normalmente accompagnata dal rimbalzo della barca).
- ad operazione conclusa passo una cima dalla catena ad una bitta scaricando il verricello dalla trazione dell'ancoraggio.
Quando è ora di salpare faccio così:
- ho un accessorio che è sicuramente utile: un telecomando a distanza.
- rimango al timone governando la barca e contemporaneamente aziono il saplancora col telecomando a distanza (ho la fortuna di avere un gavone abbastanza profondo e non si aggroviglia la catena) qualora si dovesse andare a riordinare la catena non ci sono problemi fino a che non si è a picco, prendendosi tutto il tempo per andare e tornare a prua. quando si è a picco basta andare un'ultima volta a prua e fare spazio sotto quel tanto necessario per accogliere tutta la catena ancora da recuperare, poi tornare al timone, dare la spinta in avanti col motore per sganciare l'ancora dal fondo senza forzare sul verricello, poi recuperare col telecomando.
facile no?
La conoscenza è una raffinata dichiarazione di ignoranza!
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25-06-2012 01:36 |
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