Citazione:scud ha scritto:
Scorreggiatemi se sbaglio ;-)
Due pannelli che a parte le ore del mediodia sono uno bello illuminato e l'altro solo parzialmente.
Li metto in parallelo quindi la tensione rilevabile ai capi del parallelo sarà inferiore alla V che rileverei ai capi di quello illuminato se fosse l'unico pannello. Ora se la batteria é scarica nema problema ma se la batteria é vicina alla massima carica il regolatore non riuscirà mai a caricarla al top avendo a disposizione una V dal parallelo che sarà comparabile o inferiore a quella della batteria. Viceversa se fosse collegato unsolo pannello la V più alta dal pannello consentirebbe al regolatore di caricare al top le batterie.
Giusto?
Seconda opzione: ciascun pannello il suo regolatore e sulla medesima batteria.
Quello col pannello più illuminato (A) carica allegramente. Se la batteria (carico) é scarica allora anche il regolatore B eventualmente riuscirà a dare il proprio contributo se sente una V al carico che é inferiore alla V del proprio pannello.
Come la batteria inizia a caricarsi allora B va in affanno e smette di contribuire ma A che ha a disposizione una bella V piena dal proprio pannello continuerà fino a fare il topping della batteria.
Quindi se il ragionamento é corretto con batteria scarica e pannelli in parallelo ed un unico regolatore sono più o meno equivalente ad una situazione in cui ho 2 regolatori. Con batteria carica la soluzione dei 2 regolatori invece appare migliorativa perché carica 'al meglio2 la batteria.
Vai con le confutazioni!
Diciamo che non é proprio così come immagini:
Intanto...i pannelli in parallelo no! mai detto di farlo, se ho due o più pannelli utilizzerò un regolatore con due o più ingressi.
altro discorso: Il 'regolatore' (lo dice la parola stessa) é fatto per 'regolare' quindi, teoricamente, prende una tensione variabile all'ingresso (tensione del pannello) e la livella, quando possibile, ad una uscita ben precisa (es. 13,5V). Poi, quando il 'regolatore' eroga corrente ha, in funzione di quanta corrente sta erogando necessariamente un abbassamento della tensione di uscita (entro certi limiti), quindi il regolatore che erogerà di più avrà una caduta della tensione più alta di quello che eroga di meno, e questo, di conseguenza, tende a ribilanciare le erogazioni dei due e man mano che la tensione di batteria sale i due regolatori che inizialmente potevano essere sbilanciati, con il tempo si autobilanciano. Quando la tensione di batteria raggiunge quella dei regolatori questi smettono di erogare corrente poiché non c'é più differenza di potenziale. Se, sulla batteria, é collegata una fonte energetica che ha una tensione di carica più alta della tensione del/i regolatori questi non mandano fuori nulla e per evitare di avere correnti di ritorno verso il regolatore che ha una tensione più basa questo sarà opportunamente progettato per avere l'uscita che si 'isola' (esempio con uno o più diodi, o con una circuitazione apposita) o con un circuito opportuno di 'sense' che di fatto isola l'uscita. Anche i pannelli solari hanno di loro un diodo che evita il ritorno della corrente in senso inverso all'erogazione.
E per ultimo, stiamo sintentizzando molto quello che succede, per renderla più semlice, perché li (anche dentro la batteria) succedono un sacco di cose che complicano un pò il tutto, ma sono problemi che devono affrontare i proggettisti delle componentistiche.