Citazione:ixaco ha scritto:
Citazione:volapiuk ha scritto:
Citazione:ixaco ha scritto:
...non capisco il tono polemico...farà parte dello stile immagino...
ti chiedo scusa, ma nessun tono polemico ... era un mio modo di vedere la questione, tutto qui (magari anche sbagliato).
Sul fatto che per imparare per davvero si debba passare per l'esperienza e solo attraverso l'esperienza si possano metabolizzare proprie modalità non ci piove, è innegabile; il confronto e la ricerca di suggerimenti dimostra al contempo apertura mentale e voglia di sperimentare modalità a cui magari non a evamo pensato al fine di ottenere il risultato migliore e magari attraverso l'esperienza degli altri, magari mettendoci meno tempo del necessario ( è la base della didattica, si usa quanto fatto dagli altri per andare avanti senza dover cominciare dall'inizio ogni volta; ...senza accettare questo principio saremo ancora lì con le clave...). Ministi e quelli che regatano con i Figaro sono gente che di miglia, in ogni condizione, ne macinano parecchie, ciò nonostante si ritrovano e pagano quelli con più esperienza di loro (...e per arrivare a fare questi 'corsi' li devi avere già quadrati, ma parecchio) per apprendere segreti e manovre testate e ritestate...d'altronde 'alla vecchia' non si porta uno spi con venti o venticinque nodi da soli...e , che piaccia o non piaccia, non si naviga più alla Moitessier...
Già in questa discussione ho avuto spunti interessanti, quando arriverò a portare e strambare da solo con dieci nodi mi ricorderò delle parole di Apolloni, che è uno che chiacchiera poco, e vedrò come il suo sistema funziona, anzi, mi sa che lo proverò prima perchè quello naviga poco in banchina e delle due, è più facile che sia io a non aver capito bene la tecnica...
Nun Vento
Ixaco ora ti copio e incollo qui un'altra mia riflessione (da miei appunti personali ... per me è sempre ottima cosa avere un quadernino e scrivere di penna) ... forse anche questa sbagliata (per me giusta).
Cosa intendiamo con l'espressione << potersi figurare qualche cosa ? >>.
Alla parola vela, noi ci figuriamo il contenuto dell'esperienza al quale corrisponde questa parola. Dunque ne possiamo associare facilmente un aspetto razionale. Ma con le parole mare, vento, vela, le cose si complicano leggermente, per cui possiamo più facilmente fuggire da un aspetto puramente razionale per finire nel campo dei sensi, delle percezioni, delle sensibilità.
Qui la notevole difficoltà è figurarsi questo mondo di percezioni vitali con l'interpretazione quasi esatta delle tantissime combinazioni di esperienza reale e vissuta che offre il mare, il vento la vela.
A questo punto la spiegazione scientifica di cosa avviene è molto complessa.
Per tale motivo di un bravo velista non bisogna ascoltare i suoi discorsi, ma attenersi alle azioni che compie. Perchè lui crea il prodotto della sua immaginazione con l'azione ... perchè la spiegazione che ne da sembra una invenzione del suo pensiero.
Ecco perchè la vela si impara, non si insegna.
Insomma per mare e con le azioni ... se esci per mare con Apolloni impari veramente, se a chiacchiere in banchina no, o almeno non capirai mai bene cosa ti ha voluto dire e come bisogna farlo dal vivo e su quale barca, eh.