Citazione:fast37 ha scritto:
Si tratta di un lavoro estremamente complesso, dal punto di vista della sicurezza non so neppure se paghi, avete letto del sun fast 3200 in atlantico? Per quanto riguarda il controllo, il gs 37 non ha una poppa molto larga, quindi i due timoni servono a poco. Però è una barca a cui è stata fatta una modifica: il timone è stato spostato più indietro, quindi di bolina tende ad 'uscire' dall'acqua. un timone più profondo sicuramente diminuisce il problema.
Con isidoro, lo sfortunato armatore di quel 3200 qualche regata ce l' ho fatta e di questa cosa se ne e' parlato.. poco, che immagino non provi gioia nel raccontare l' avventura!(la prima volta era appena sceso dall' aereo!)
mi sembra che i motivi e le strategie siano molto diverse!
un conto e' pensare che il timone porti la barca dove si vuole, un altro e' rendersi conto che sono le vele a incidere pesantemente sul comportamento del timone!
una prova sarebbe d' obbligo per ogni armatore:
bloccare il timone dritto e imparare a gestire la barca solo con le vele, non serve un gran che per salvarsi in una bufera, ma aiuta a capire le regolazioni.
vabbe scendo da sta cattedra fasulla che mi spunta da sotto.. e cerco di tornare in tema:
ma un timone di scorta, un oggetto leggero da montare in caso di avaria non risolverebbe il problema meglio di un accrocco posticcio e inamovibile?
con tutto cio volevo dire due cose:
quasi sempre, specie su barche di grande serie sono le 'tende'(che molti si ostinano a chiamare vele) a generare i problemi
se si ha paura di perdere il timone.. meglio controllare l' asse e lo stato che montarne un altro che potrebbe anche interferire col primo rendendo la barca veramente ingovernabile.. mi vie la pelle d' oca a immaginare una retromarcia con due timoni allineati per la marcia avanti!