26-11-2012, 22:01
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-11-2012, 22:02 da albert.)
Citazione:epeter ha scritto:
Nelle note tecniche di un suo famoso libro, La lunga rotta, Bernard Moitessier suggeriva caldamente di non utilizzare le impiombature sui terminali delle sartie. Perché sono difficili da valutare nello stato, perché difficili da rifare, etc. Secondo lui il sistema migliore era utilizzare dei normali morsetti in inox, nel numero di tre per ogni terminale, il primo (più vicino alla redancia) poco stretto, il centrale stretto bene, l'ultimo stretto a ferro. Per evitare rotture del cavo nel punto di massima curvatura, la redancia deve avere un diametro di almeno 7 volte quello del cavo. Questo suggeriva il grande navigatore, e le motivazioni che da mi sembrano piuttosto corrette.
Voi che ne pensate? Sono suggerimenti ancora validi?
Sì, certo, validissimi per chi fa le sartie col cavo atlantico e gli alberi coi pali del . tutto il rispetto per Moitessier, Carozzo & co.
@singleton: non mi inalbero
perchè conosco tiger e dalla foto capisco che la sartia è già stata . tu, non dico andresti in barca perchè ognuno è libero di farsi del male come crede, ma dico porteresti in barca delle persone, dei tuoi familiari come degli estranei, sapendo che c'è una possibilità, sia pur remota, che ceda una sartia e l'albero possa collassare e beccare qualcuno a bordo sulla testa ?? ...mah!!
