ZK
Vecio AdV
Messaggi: 11.567
Registrato: Dec 2005
|
VT con mare formato
ci sono diversi aspetti di cui non si e' parlato e alcuni che sono stati travisati!
la conversione di onda in corrente e' soggetta al coseno dell' angolo tra la prua e la direzione dell' onda, e' una corrente che diventa 0 al traverso. l' intensita di questa corrente non dipende solo dalla energia dell' onda ma e' fortemente influenzata da come reagisce la barca, quindi dal suo momento di inerzia longitudinale, dalla forma dello scafo, dalle caratteristiche delle appendici e da come viene portata.
il modo orc di scegliere uno spettro d' onda ben definito e' 'discutibile'
ricapitolo velocemente, poi vedro di farlo in modo piu accurato:
i fattori di scafo sono importanti quanto l' onda.
la semplificazione di onda in corrente e' coerente con due aspetti:
la variazione del metacentro della barca con mare mosso modifica la lunghezza bagnata della barca, il suo momento di inerzia longitudinale e la forma dello scafo fanno il resto.
l' onda produce una forza di attrito aggiuntivo sulla barca, questa forza varia col coseno dell' angolo tra la direzione dell' onda e rotta.
in termini oggettivi:
scafi diversi si comportano in modo diverso.
energie di onda diverse producono reazioni diverse
non e' sicuramente dimostrabile che mantenere la stessa vt relativa ad un vento produca per ogni scafo e per ogni spettro d' onda la miglior vmg!
ci sono diversi modi per ottenere facilmente il dato oggettivo della corrente d' onda equivalente su una specifica barca... ne parleremo?
ho postato la frase raccolta da velapiuk per correttezza, non volevo ignorare nessuna osservazione. io da piccolo ho scoperto la filosofia di approccio del primo dei fisici moderni, galileo: non conta nulla chi l' ha detto, se non e' dimostrabile che quello che detto sia vero.
non temo il confronto, temo i modi di coloro che considerano la bibbia come l' enunciazione della verita.
amare le donne, dolce il caffe.
|
|
08-12-2012 17:10 |
|