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Vecio AdV
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VT con mare formato
Effetti dell' onda.
due effetti distinti:
riduzione della lunghezza bagnata
aumento della superficie bagnata.
L' onda riduce il numero di froude ed aumeta la resistenza dello scafo.
E' per questo (lo dicono tra le righe in matematichese) che l' orc la assimila ad una corrente.
L' orc deve determinare a tavolino questa resistenza, tenendo conto di un onda ipotetica e definire quali e quanto sono grandi i parametri di questa resistenza.
Ma se noi ci mettiamo di bolina sul normale sbandamento della barca e teniamo conto del ridotto vento apparente e dalla variazione di vmg prodotta possiamo valutare l' intensita di questa forza, ovvero assimilarla ad una corrente contraria?
L' onda fa diminuire la velocita della barca a parita di angolo al vento rispetto alle condizioni di mare piatto.
Ipotizziamo che questa variazione di velocita sia per 16 nodi di vento a 39 gradi twa di 0,5 nodi.
Questa resistenza aggiuntiva variera da 1 a 0 nei 90 gradi up wind, sara piu grande per angoli stretti e diminuira poggiando.
Cerchiamo di individuare il valore della corrente equivalente generata dall' onda
bs1= bs-xcos(a) con a angolo di rilevamento della differenza di bs
xcos(a)= bs-bs1 x= (bs- bs1)/cos(a) se la nostra velocita diminuisce di 0,5 nodi X= 0,64
questo modifichera il diagramma polare e le vt generate dalla pecedente vmg non saranno piu giuste.
Di quanto le modifichera? Il vento percepito diventa un altro, sara dato dalla differenza vettoriale tra vento reale e variazione dovuta dalla dirsa vmg. Questo e' quello che genera la non rispondenza dei dati espressa nel mio pimo post con il diagramma delle polari modificate.
La prova l' ho gia fatta, penso almeno a livello teorico di averci messo tutte le variabili del caso.
Rimarranno le approssimazioni del caso a lasciare un po di larghezza tra i paletti, l' approssimazione lineare tra i diagrammi polari, l' approssimazione dovuta all' aver usato il coseno che non e' sicuro sia la funzione giusta e l' approssimazione degli strumenti (stazione del vento) che in un campo dominato dalla circolazione (cambia anche in funzione della regolazione delle vele) e' necessariamente bassa.
Quello che mi premeva capire era se questo tipo di analisi che mi sta a cuore da diversi anni fosse condivisibile, ovvero se altri la potessero vedere come giusta. Insomma quello stampellone di luke, e' uno che se ne intende di ingegneria applicata e di mercato... e' l' unico che ha sicuramente ragione ma.. dalle mie parti si dice che “la ragione si da ai bischeri” avere ragione non significa un gran che, la cosa importante su un forum e' rendere comprensibile una tecnica e avere un ritorno che la confermi o la bocci per continuare a inventare insieme una vela piu facile anche per chi non ha posteriore.
amare le donne, dolce il caffe.
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08-12-2012 20:34 |
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