22-02-2013, 21:21
Da 'Fare Vela':
Abbiamo fatto una piccola indagine e siamo riusciti a contattare via mail Maxime Paul, North Sails Francia, che ha seguito lo sviluppo progettuale delle vele di Gabart. La risposta è stata elusiva ma interessante: “Si tratta di una vela che abbiamo sviluppato in collaborazione con il team di Macif, ma la faremo vedere in foto solo alla fine della competizione. Si porta in un range tra i 125°-135° di vento reale, tra i 30 e i 40 nodi, con un angolo medio reale di 130° e un apparente all’incirca tra gli 80 e gli 85 gradi”. Da questi particolari si potrebbe immaginare una vela fortemente frazionata, forse una trinchetta con la bugna molto alta, tagliata per volare twistata ad andature dal traverso al lasco.
ciao
Abbiamo fatto una piccola indagine e siamo riusciti a contattare via mail Maxime Paul, North Sails Francia, che ha seguito lo sviluppo progettuale delle vele di Gabart. La risposta è stata elusiva ma interessante: “Si tratta di una vela che abbiamo sviluppato in collaborazione con il team di Macif, ma la faremo vedere in foto solo alla fine della competizione. Si porta in un range tra i 125°-135° di vento reale, tra i 30 e i 40 nodi, con un angolo medio reale di 130° e un apparente all’incirca tra gli 80 e gli 85 gradi”. Da questi particolari si potrebbe immaginare una vela fortemente frazionata, forse una trinchetta con la bugna molto alta, tagliata per volare twistata ad andature dal traverso al lasco.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
