Citazione:Stefano Di ha scritto:
Ivan, grazie dell' apprezzamento. Il problema è che intanto Attila dell' esperienza altrui si fida poco, mentre con i calcoli potrà misurarsi. Poi con la sola esperienza i margini di incertezza a volte sono troppo grandi, e per ridurli bisogna mettersi a testa bassa a ponderare.
Ma ti rispondo per un altro motivo.
Non sono sicuro come dici tu che l' elettrico si diffonderà dalle auto alle barche.
Intanto la grossissima opportunità sfruttata dall' elettrico e dall' ibrido in autotrazione è il recupero dell' energia in frenata, recupero assolutamente inesistente nella nautica.
In secondo luogo l' elettrico sui mezzi di trasporto terrestri serve non tanto a inquinare e consumare meno, quanto a delocalizzare l'inquinamento, spostandolo dai centri delle città a luoghi dove l' inquinamento è più sopportabile (i siti delle centrali). Ma l' inquinamento dell' elettrico puro, in termini assoluti, non è lontano da quello del diesel, anzi, c'è chi dice che in molti casi è superiore. Perchè se per produrre energia elettrica al margine devi bruciare combustibili fossili, e se poi nella lunga filiera che porta fino al movimento del filobus (specie se diurno) devi avere un sacco di sprechi e trasformazioni, non solo di forma di energia, ma anche di voltaggi... probabilmente un autobus con un moderno diesel e magari un sistema di recupero di energia in frenata globalmente inquina meno. Non sono però in grado di verificare con sufficiente esattezza queste cose, che un po' di anni fa mi faceva notare un gruppo di miei clienti di charter, operai e tecnici con una profonda, concreta e appassionata cultura tecnico scientifica.
Infine un auto, o un autobus o un camion, normalmente hanno una intensità di uso enorme rispetto a una barca, e ammortizzano meglio di questa gli investimenti iniziali in raffinatezze che portano a piccoli risparmi quotidiani.
Un ultima cosa su quello che dici. E' vero che un motore elettrico rispetto a un diesel ha più affidabilità e durata; ma non son certo che la sicurezza di un enorme pacco di batterie e di una rete di collegamenti che sopportano grossi amperaggi siano superiori alla sicurezza di un serbatoio pieno di gasolio. Purchè però sia gasolio, e non la benzina del generatore di Attila (pure quella si costringe a sopportare pur di avere il suo motore elettrico).
Mi spiace che ancora parlate senza essere un minimo informati degli avvenimenti a riguardo dei motori elettrici:
1) Sono i più diffusi nella marina mercantile: grande risposta, grossi risparmi di carburante, grande manovrabilità e gestione degli spazi a bordo.
2) Per la Nautica si stanno diffondendo in tutto il mondo solo in Italia siamo i soliti Retrogradi.
Sempre pensando a quelli ideati per barche a vela ci sono anche una vasta gamma di ibridi che funzionano con gli stessi concetti delle macchine Ibride, ecco cosa offre il mercato da più di 10 anni per la nautica:
MOTORE ELETTRICO: Per la sola propulsione e la ricarica delle batterie quando si naviga a Vela.
MOTORE ELETTRICO IBRIDO: funge da generatore di energia ad alta capacità quando si procede a motore, da motore per la propulsione ai bassi reggimi.
MOTORE ELETTRICO GEN DRIVE: Oltre ad avere le caratteristiche del motore elettrico ibrido permette di trasformare il proprio motore in un generatore si energia ad alta capacità quando ci si trova alla fonda con un sistema che permette di disimpegnare l'asse dell'elica, stiamo parlando di 8Kw per cui prestazioni nettamente superiore all'alternatore di cui è dotato il motore principale.
Costano 1/3 rispetto a generatori diesel di egual potenza ma non necessitano di manutenzione e in più fanno da motore ausiliario.
Il recupero dell'energia quindi è già possibile quando si naviga a vela grazie alla rotazione dell'elica in acqua.
Se siete scettici leggete cosa dice chia utilizza questi sistemi già da anni:
http://www.electricyacht.com/category/co...n-stories/