18-05-2013, 15:37
mi piace questo filone, mi rendo conto che ci sono un po di scontri filosofici in atto ma penso che sia giusto ragionarne. vi metto il link, secondo me e' un modo sbagliato, e sono sicuro che non funziona:
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pero almeno qualcuno ci prova, onore al merito.
io in barca ho sempre usato pochissimo gasolio, e' ben raro che vada a motore e anche quando non posso fare diversamente mi tengo basso con le velocita, credo che dei venti cavalli della mia ex di averne usati al massimo dieci.
l' 80% della velocita di carena di una barca a vela si ottiene col 30% della potenza necessaria per il 100%.
e' un dato mio, ma penso non si alontano dalla realta.
sempre mia la valutazione sui consumi, su 10 litri di gasolio consumati in crociera 4 sono stati usati per ricaricare le batterie.
il modo gruppo elettrogeno accoppiato al motore elettrico mi sembra vantaggioso per diversi motivi:
l'indipendenza del gruppo elettrogeno dal motorino elettrico
l' assenza di trasmissione meccanica
la facilita di sbarcare il motre per la manutenzione
la possibilita di usare il gruppo elettrogeno per altro
la possibilita di usare un motore non marinizzato
la facilita con la quale lavorandoci un po si puo ottenere una retraibilita dell' elica e quindi usare un elica da alto rendimento e poi toglierla dall' acqua.
il modo motore fuoribordo mi e' sempre piaciuta ma ho assistito a troppi incidenti dovuti a due fattori:
la posizione e' tale che succede spesso che l' elica esca dall' acqua, e' facile che un piccolo frangente seppellisca il motore.
montare il fuoribordo in posizione diversa dalla poppa come sui b25 per capirsi ne' parecchio intrusiva, occupa un gavone quasi al completo e comunque el operazioni per rendere operativo il motore sono lunghe.
non spariamo a caso i numeri, il rendimento di un motore endotermico non supera il 26%, il rendimento di un invertitore e'peggiore del 90%, il rendimento di un elica e' peggiore del 70%
portarsi un motore di 150 kg su un barchino di 8 metri e' ridicolo.. solo l' ultima valutazione e' farina del mio sacco.
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pero almeno qualcuno ci prova, onore al merito.
io in barca ho sempre usato pochissimo gasolio, e' ben raro che vada a motore e anche quando non posso fare diversamente mi tengo basso con le velocita, credo che dei venti cavalli della mia ex di averne usati al massimo dieci.
l' 80% della velocita di carena di una barca a vela si ottiene col 30% della potenza necessaria per il 100%.
e' un dato mio, ma penso non si alontano dalla realta.
sempre mia la valutazione sui consumi, su 10 litri di gasolio consumati in crociera 4 sono stati usati per ricaricare le batterie.
il modo gruppo elettrogeno accoppiato al motore elettrico mi sembra vantaggioso per diversi motivi:
l'indipendenza del gruppo elettrogeno dal motorino elettrico
l' assenza di trasmissione meccanica
la facilita di sbarcare il motre per la manutenzione
la possibilita di usare il gruppo elettrogeno per altro
la possibilita di usare un motore non marinizzato
la facilita con la quale lavorandoci un po si puo ottenere una retraibilita dell' elica e quindi usare un elica da alto rendimento e poi toglierla dall' acqua.
il modo motore fuoribordo mi e' sempre piaciuta ma ho assistito a troppi incidenti dovuti a due fattori:
la posizione e' tale che succede spesso che l' elica esca dall' acqua, e' facile che un piccolo frangente seppellisca il motore.
montare il fuoribordo in posizione diversa dalla poppa come sui b25 per capirsi ne' parecchio intrusiva, occupa un gavone quasi al completo e comunque el operazioni per rendere operativo il motore sono lunghe.
non spariamo a caso i numeri, il rendimento di un motore endotermico non supera il 26%, il rendimento di un invertitore e'peggiore del 90%, il rendimento di un elica e' peggiore del 70%
portarsi un motore di 150 kg su un barchino di 8 metri e' ridicolo.. solo l' ultima valutazione e' farina del mio sacco.
amare le donne, dolce il caffe.
