allora, secondo me .
Il vento ' in poppa ' ( cioè genericamente alle portanti ) è il più insidioso, perchè quando ti accorgi che è troppo.... è troppo. Inoltre per terzarolare la randa devi gioco forza andare all'orza , si sente ancora di più l'effetto del vento e ci si spaventa ( si può anche terzarolare/ammainare col vento in poppa, ma è una manovra da esperti) . Bisogna orzare con un occhio alle onde per evitare di intraversarsi, abbastanza decisi ma non troppo ( tenendosi tutti saldamente ma comunque legati, chi è inutile vada sotto, meglio il mal di mare che cadere a mare, prendere una botta o essere d'impaccio ) , mettersi di bolina non troppo stretta col fiocco leggermente sventato, ma non troppo , giusto per non sbandare eccessivamente ma senza far fermare la barca, e prendere le mani di terzaroli occorrenti o ammainare ( con 16 nodi in genere una mano basta, ma mi rendo conto dell'inesperienza e conseguente timore ) . Se non si è capaci di fare questo, o non si è in numero sufficiente per farlo, ( sarebbe meglio avere al timone un cristiano e non l'autopilota ) trovo ottimo il consiglio di Fabrizio Skipper , è vero, non è da purista, ma chissenefrega, l'importante è venirne fuori con calma e raziocinio. Poi imparerai che manovrare con le sole vele è più sicuro che fare affidamento sul motore, ma c'è tempo per tutto.
Però con 16 nodi al lasco il motore spegnilo, è una barca a vela, il motore è una falsa sicurezza, capisco per risalire il vento e stringere di più, ma al lasco ...