Il problema è: come fare a regatare senza conoscere le regole, almeno quelle basilari...?
Credo che andare a fare una regata da ospite possa essere utile per entrare nella mentalità agonistica, ma se nessuno spiega loro le regole poco risolvi.
Da neofita andare a fare regate a bordo di altre barche, impari a schiacciare in falchetta o al massimo cazzare una vela.
Per un ragazzo o un adulto che vuole iniziare a fare regate di altura è ovvio che che va bene: deve cominciare da imparare a schiacciare e un passo alla volta crescere, quindi nel giro di qualche anno poter aspirare a fare anche il timoniere in regate tranquille. Però io conosco tante altre persone come Francesco, a cui non interessa diventare campioni, ma hanno il desiderio di vivere con la propria barca l'esperienza della regata.
Io consiglio di iscriversi alla regata con la propria barca, ovviamente in una classe tranquilla a vele bianche, dove più di tanto non puoi disturbare gli altri, portarsi a bordo un istruttore, oppure, se non si vuole spendere soldini, un amico che sappia regatare e dopo le prime esperienze si può farne anche a meno.
Importante iniziare subito ad imparare le regole principali, magari frequentando alcune serate didattiche che tutti i circoli organizzano (basta informarsi).
Provate a pensare di girare per la strada senza sapere le regole...
Molti pensano di saper regatare perché al corso patente hanno imparato le Nipam, in realtà le RRS sono diverse e in più regolamentano anche situazioni che sono tipiche della regata (partenza, giro di boa ... ).
Per dirne una banale, al sopraggiungere di poppa le Nipam disciplinano il diritto di rotta in funzione della rotta raggiungente (135°), mentre nelle RRS abbiamo la R12 dove si parla solo di libera dalla poppa: concetti diversi che devono essere imparati.