Dato che sono intervenuto OT, cerco di dare anche il mio contributo IT, per pareggiare il conto
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Innanzitutto ciò che distingue NS dal 'resto del mondo' è la laminazione su uno stampo tridimensionale: questo è la sua forza, dato che la forma viene data in maniera progressiva e non per tronchi di cono, ma anche la sua debolezza.
Infatti sullo stampo curvo non è possibile esercitare pressione se non con il sacco del vuoto (salvo un tentativo col 3dr il cui impianto poi è andato 'sfortunatamente'
distrutto da un incendio) e la massima pressione di laminazione sotto vuoto è di circa 0.8 bar che corrispondono a 0.8 kg./cmq, che non sono un granchè se paragonati coi 10 kg/cmq che si riescono ad esercitare con una calandra di ultima generazione e questo non consente di eliminare tutte le bolle che rimangono prigioniere tra i film nel laminato....
Ciò comporta dei problemi per la quantità di colla necessaria nella laminazione che si sono tentati di risolvere in vari modi dopo che ad una scorsa vendee globe le rande NS in 3dl matrathon si erano delaminate prima di metà percorso; alla fine il rimedio è stato quello di microforare i film, che se da una parte ha risolto il problema, dall'altra permette agli agenti atmosferici di penetrare nelle fibre tra i film.....problema non molto sentito dai clienti NS, perchè prima che la vela ne risenta, è già nello scaffale delle vele da trasferimento
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Da qui l'introduzione di nuove tipologie di costruzione della membrana, con l'eliminazione dei film di poliestere: 3DI per la NS e 4T Forte per la Onesails....
Eliminando però i film di poliestere che sono isotropi e dunque assorbono tutti i carichi fuori asse dalle fibre principali, si sono dovuti moltiplicare gli strati di fibre nelle direzioni degli sforzi, con relativi incollaggi e peso, vanificando in parte l'alleggerimento e la maggiore flessibilità dovuti all'eliminazione dei film.
Prodotti dedicati, per ora, come dice Ita 101 ad una cerchia ristretta di regatanti o di maxiyottari
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