11-11-2013, 16:25
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-11-2013, 17:09 da Nessuno 38.)
Lo schema (poco sopra riprodotto) indica la presenza di un astuccio oscillante e di un giunto in gomma (c.d. 'parastrappi). Una combinazione fatta per andare in cerca di guai.
L'elica trasmette la spinta alla barca lungo linea asse portaelica-accoppiamento-invertitore-supporti motore. L'invertitore è dotato di idoneo cuscinetto reggispinta.
La funzione dell'astuccio oscillante è quella do assorbire circa 1 mm. di oscillazione del motore sui supporti antivibranti e quindi della testa d'asse portaelica.
L'inserimento del giunto parastrappi nel sistema costituisce punto di cedimento alla spinta dell'elica con deformazione del giunto e disallineamento, enfatizzato da eventuale elica di diametro più grande del dovuto !!!
L'impianto ottimale resta quello con astuccio completo di reggispinta dotato di flangia di accoppiamento, interponendo tra questa e l'invertitore un doppio omocinetico, che può essere realizzato anche con doppio parastrappi.
L'elica trasmette la spinta alla barca lungo linea asse portaelica-accoppiamento-invertitore-supporti motore. L'invertitore è dotato di idoneo cuscinetto reggispinta.
La funzione dell'astuccio oscillante è quella do assorbire circa 1 mm. di oscillazione del motore sui supporti antivibranti e quindi della testa d'asse portaelica.
L'inserimento del giunto parastrappi nel sistema costituisce punto di cedimento alla spinta dell'elica con deformazione del giunto e disallineamento, enfatizzato da eventuale elica di diametro più grande del dovuto !!!
L'impianto ottimale resta quello con astuccio completo di reggispinta dotato di flangia di accoppiamento, interponendo tra questa e l'invertitore un doppio omocinetico, che può essere realizzato anche con doppio parastrappi.
