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La portanza
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La portanza
Ciao a tutti,

@edolo

in realtà sia in ipersoinica che subsonica, etc... stiamo considerando il solo flusso esterno senza effetti viscosi: facciamo finta che non esiste lo strato limite. Per il caso incomprimibile/subsonico la sua traccia (essenziale) è condensata nella condizione di Kutta sull'estremita in uscita. In supersonico non c'è bisogno.
Lo strato limite ha il compito di riportare a 0 la velocità tra il flusso e la vela sulla vela stessa, ma essendo molto piccolo finché rimane attaccato (senza ricircoli) non ha effetti rilevanti sul flusso esterno a cui ci riferiamo (solo all'uscita che impone la condizione di Kutta).
La pressione esercitata dal flusso esterno sullo strato limite determina se questo rimane attaccato o inizia a ricircolare.
La differenza sostanziale tra incomprimibile/subsonico e super/ipersonico è che nel primo caso la velocità del moto caotico (termico) di tutte le molecole che collidono da tutte le parti all'interno del gas è molto superiore a quella del flusso. Nel secondo caso invece è il contrario: ogni molecola va più o meno dritta lungo la direzione del flusso ed è per questo che si può considerare ogni molecola come un proiettile/palla da biliardo.



@danielef

Il problema che poni di un profilo attaccato ad una superficie piana dipende da cosa vuoi vedere. Se sono solidali, e assumi viscosità nulla la presenza della parete non fa altro che simmetrizzare il problema (è come avere uno specchio): la forza totale è nulla. E come se considerassi un profilo riflesso dai sue lati della parte e quindi le forze scambiate si bilanciano.
Localmente però dove la velocità (vettore) ruota in senso orario hai una 'depressione'. La stessa cosa la puoi vedere con Bernoulli perché lì il flusso è più veloce (con il vantaggio che puoi calcolare anche quanto è la pressione). Però la presenza della parete alla fine del profilo impone una rotazione nell'altro senso (o una riduzione di velocità e aumento di pressione). Quindi in alcune parti del profilo sono in depressione, altre in compressione e il risultato è nullo. Il problema di vedere le deviazioni del vettore velocità come forze è che comunque devi avere un metodo per calcolarti la velocità in tutti i punti del campo (altrimenti è solo qualitativo e spesso non sai dire cosa succede veramente tra un punto e un altro)



Volevo intromettermi nella discussione palle da biliardo/fluidi...
E' vero che le palle da biliardo non seguono le leggi della fluidodinamica. Però
si può dire che sia i fluidi che le palle da biliardo seguono le leggi di Newton.

Ciao e buon vento a tutti
30-01-2014 16:41
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