jacques-2
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RADAR, questo sconosciuto.
Diciamo che una ridondanza di controlli e pianificazione non guasta mai.
In genere pianifico la rotta su carta, e poi la controllo su GPS, riscontrandola. Ovvio che se vado a vista in posti conosciuti lascio perdere.
Però ho avuto ben 2 fall down del GPS, una volta verso la Capraia e ritorno, e fu facile, e un'altra perchè, PER FRETTA ED INCURIA, partii da Portorosa verso le Eolie nel tardo pomeriggio con una barca charter, senza controllarlo. Arrivai a buio sotto Vulcano, non c'era luna, e non vedevo le luci di Vulcano e Lipari, solo minacciose ed evanescenti ombre nere sul mare. Accesi il GPS e vidi subito che c'era qualcosa che non andava, non potevo 'essere lì' dove diceva. In sintesi, qualcuno si era divertito a starare l'attrezzo. Dovetti buttarmi fuori diverse miglia e rientrare solo dopo che scapolai le luci, allungando di parecchio e procurandomi una certa angoscia. I vulcani sono duri e taglienti.
Non dico niente di nuovo.
Venendo al radar, quello che credo alcuni stiano cercando di dire è che l'interfaccia user friendly ciò che facilita lo toglie all'intuito e alle capacità umane.
Ricordo un ecoscadaglio grafico che disegnava i pesciolini ogni volta che l'eco incontrava masse superiori ad un tot, invece dei 'misteriosi' virgolotti colorati, dai quali però, se edotti, si capiscono tante cose in più.
Mai visti tanti pesci in mare.
Un occhio esperto interpreta i segni meglio di una macchina programmata da un terzo, per lui sono meglio i 'segnali macchina'.
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20-02-2014 21:51 |
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