IanSolo
Vecio AdV
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Fabiocx,
di schemini facili facili per modificare il pacco batterie non ce ne sono, questo soltanto perche' i pacchi batterie possono essere alquanto diversi uno dall'altro e una spiegazione generalizzata potrebbe indurre a considerare con leggerezza questa modifica che, avendo a che fare solitamente con celle al Litio (risaputamente molto 'permalose'), puo' comportare qualche rischio durante lo smontaggio se eseguita senza le dovute cautele.
NOTA - Le celle al Litio, pure se in cattivo stato, possono conservare anche per lungo tempo una carica residua sufficente a portarle a temperature molto elevate (con pericolo di esplosione) se poste in cortocircuito, vanno quindi manipolate tenendo conto di questo loro problema.
Detto questo confido che solo chi ha adeguata preparazione esegua (sotto la sua responsabilita') quanto descrivo di seguito.
Avendo buona manualita' e prestando adeguata attenzione puoi fare cosi':
- Si verifica che il pacco batterie sia alla tensione nominale di 14,8V (talora indicato fra 14,3 e 15) che e' l'unico caso in cui questa modifica e' utile e funzionante.
- Si apre il pacco batterie agendo lungo la fessura di giunzione tutto intorno con uno sgarzino piuttosto tagliente facendo attenzione a non penetrare con la lama fino a toccare il corpo delle celle o il piccolo circuito elettrico (il limitatore equalizzatore di carica).
- A pacco aperto si identificano i terminali positivo e negativo tenendo conto che solitamente il pacco e' costituito da quattro gruppi posti in serie di coppie di celle in parallelo (totale 8 celle due a due). Solitamente tali terminali vanno al circuito interno tramite fili rispettivamente rosso (+) e nero (-).
- Si identificano inoltre i fili che vanno al circuito da ciascuna congiunzione intermedia (collegamenti di equalizzazione).
- Con cautela si tagliano i fili in sequenza, prima il rosso, poi il nero lasciandoli lunghi e poi gli altri che possono essere tolti completamente.
- Si possono ora rimuovere le celle avendo cura di non danneggiare il circuito elettrico che dovra' restare intatto visto che contiene una logica che fa riconoscere al PC la presenza del pacco batteria.
- Le celle si mettono da parte per poter essere depositate presso la raccolta batterie usate di una piattaforma ecologica per il loro corretto smaltimento.
- Lungo il filo positivo vi sono dei componenti (fusibile e limitatore termico) che ora non servono piu' e possono essere rimossi, va invece lasciato il piccolo termistore (un 'coso' della forma di un cerino o di un diodo) collegato con due sottili fili al circuito perche' in sua assenza viene indicata anomalia e il PC non si accende.
- Si collegano due fili rispettivamente al terminale positivo (quello del filo rosso) e al terminale negativo (quello del filo nero) e fra questi si collega un condensatore da 4700 microfarad 35V. Gli altri collegamenti vanno lasciati liberi.
- Si fa un foro nel contenitore per il passaggio dei fili una volta richiuso.
- Si richiude il pacco fermandolo provvisoriamente con del nastro adesivo.
- Si collegano i due fili ad un'alimentazione a 12V (alimentatore o batteria e' lo stesso) e si misura con un tester che fra i morsetti d'uscita (identificati a contenitore aperto) vi sia tensione.
- Se la tensione in uscita e' corretta si puo' rimuovere il nastro adesivo e incollare il contenitore con un po' di cianoacrilato.
Si inserisce il finto pacco batteria nel PC, lo si accende e si lavora normalmente ignorando eventuali segnalazioni di 'batteria quasi scarica' che non comportano nessuna cessazione dell'operativita'.
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21-02-2014 05:51 |
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