08-11-2009, 02:57
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-11-2011, 01:23 da Trixarc.)
Oggi sono uscito dall'Arno col mio comet 850, mare lungo da libeccio, onda sul metro d'altezza non frangente, grecale sui 15 Kn, di bolina non siamo quasi mai scesi sotto i 6 Kn, bello. Marea alta. Al rientro, dopo circa 5 ore, sorpresa! Il mare davanti all'Arno era decisamente montato e formava una barra frangente visibile da mezzo miglio subito all'interno della foce, dove c'è anche un fondale appena sui 3 metri. Ho girato un pò lì fuori per capire la situazione e indeciso se andare a Livorno o tentare l'entrata. La barra, vista dal mare, non riuscivo a valutarla bene, non ho una grande esperienza. Alla fine ho tentato l'entrata: chiuso il tambuccio, legato me e il mio amico (al quale sto insegnando i rudimenti della vela), tutto rizzato, ammainato le vele e preparato un secchio assicurato ad un cima lunga e robusta (non ho la spera e volevo rallentare la barca sul surf). Nel punto 'X' abbiamo surfato un discreto tot prima che il secchio rallentasse la barca e la mantenesse con la poppa all'onda, alla fine ha funzionato tutto bene, il frangente era sul 1,5 metro, non ci siamo neanche bagnati.
Nel dubbio sul come affrontare la cosa, non sono un velista esperto e non mi era ancora capitato, ho adottato tutte le misure che mi venivano in mente dalle varie letture tecniche, forse ho anche sopravvalutato la cosa, perchè è andato tutto liscio ma, come si dice a Viareggio: è meglio avé paura che toccànne!
Voi che tecniche adottate per superare le barre dei fiumi o simili? Forse ho esagerato?
BV
Nel dubbio sul come affrontare la cosa, non sono un velista esperto e non mi era ancora capitato, ho adottato tutte le misure che mi venivano in mente dalle varie letture tecniche, forse ho anche sopravvalutato la cosa, perchè è andato tutto liscio ma, come si dice a Viareggio: è meglio avé paura che toccànne!
Voi che tecniche adottate per superare le barre dei fiumi o simili? Forse ho esagerato?
BV
