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agm o acido libero? (ancòooraaa?)
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RE: agm o acido libero? (ancòooraaa?)
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...credo di sta imbottendo in maniera ecessiva di ''teorie' 'e link , wikilink
e prendendo per oro colato sterling e... per arrivare a cosa, fiumi di 3d per ????
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Come gia' dissi altre volte (qui lo ripeto perche' evidentemente non e' stato letto tutto cio' che ho scritto) i riferimenti e i link che riporto hanno il solo scopo di non allungare troppo i testi delle discussioni ripetendo cose che condivido e che altri hanno gia' scritto abbastanza chiaramente. La mia conoscenza delle cose di cui parlo non viene da Internet (quando cosi' e' stato o se si trattava solo di un'opinione lo ho chiaramente detto) ma da esperienza pluridecennale diretta nella progettazione e fabbricazione di componenti per l'elettronica (praticamente tutti e si, anche le batterie!!). Quindi, per favore, le argomentazioni portiamole sul piano strettamente tecnico evitando di confrontare situazioni palesemente diverse: una sala batterie di una centrale telefonica o elettrica hanno una situazione molto diversa dal piccolo vano di una barca e il tipo di batterie installato e' (e deve essere) diverso.
Comunque e' bene chiarire, per evitare confusioni, che AGM e' un acronimo ("Adsorbent Glass Mat" = Panno di Vetro Assorbente) che non corrisponde necessariamente all'assenza di emissione di vapori, caratteristica che e' prevalentemente determinata dalla modalita' costruttiva del contenitore e dalla composizione degli elettrodi o da particolari materiali aggiunti a scopo ricombinante, ma indica "semplicemente" che l'elettrolita (il solito, inevitabile, acido solforico fra il 40% e il 55% secondo il tipo di batteria) e' mantenuto intrappolato per tensione superficiale su un panno di lana di vetro a fibra molto sottile. Questa costruzione consente di ridurre il rischio di spandimento (non di eliminarlo visto che e' perfettamente comprensibile che un panno bagnato non lascia uscire l'acqua facilmente solo a condizione di non venir sottoposto a scuotimenti), offre anche il vantaggio di poter ridurre la distanza interelettrodica favorendo l'utilizzo di piastre piu' spesse (maggiore profondita' di scarica) a pari dimensioni, ha lo svantaggio di una certa delicatezza nella modalita' di ricarica perche' va evitata la generazione eccessiva di gas che il tipo di costruzione non consente di lasciar liberare facilmente nonostante la diversa composizione degli elettrodi solitamente usata per facilitarne la ricombinazione.

Per quanto riguarda il concetto di "sigillata" in una batteria esaminiamo bene la specifica di una di esse (ogni tanto vale la pena di leggerle) scegliendo, fra le tante, il caso particolare di un tipo "a ricombinazione" (sono quelle considerate piu' stagne):
http://www.dodero.it/BATTERIE/FIAMM_GS/C...ecnico.pdf
Dove possiamo verificare che:
- non e' dichiarata di tipo AGM (non e' la caratteristica rilevante anche se utilizza separatori in fibra di vetro, pag.5 punto 1.3)
- e' munita di valvola di sfiato (pag.6 item 2)

e degna di interesse e' la frase a pag.8 che dice:
--
-"Per evitare il contatto e la conseguente reazione chimica di ossidazione fra l’ossigeno dell’aria atmosferica e il piombo delle piastre negative, è indispensabile realizzare gli accumulatori in vasi completamente chiusi. D’altra parte, è necessario consentire lo sfiato di eventuali sovrapressioni di gas che dovessero crearsi all’interno del vaso a causa di condizioni di ricarica anomale e non previste.
Ecco perché ogni singolo elemento che compone il monoblocco è corredato di una valvola unidirezionale che consente, quando necessario, la fuoriuscita dei gas in eccesso, senza mai consentire l’entrata dell’aria atmosferica.
Pertanto, proprio per la presenza della valvola di sfiato, questi accumulatori non potrebbero essere classificati accumulatori ermeticamente chiusi, ma accumulatori virtualmente ermetici regolati con valvola."
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Le batterie cosiddette "sigillate" e' piu' corretto chiamarle "VRLA" ("Valve-Regulated Lead–Acid battery" = Batterie al piombo-Acido Regolate con Valvola) come giustamente si evince leggendo quest'altra specifica relativa a batterie per speciali impieghi militari:
http://www.difesa.it/SGD-DNA/Staff/DT/TE...ieVRLA.pdf


Infine:
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la barca a vela sbanda e contribuisce alla fuoriuscita di acido
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Questo e' vero solo per batterie non previste per impiego su mezzi nautici visto che queste hanno un contenitore decisamente piu' alto per lasciare spazio all'elettrolita che, inclinato, sale di livello da un lato con rischio di spandimento e scende di livello dall'altro con rischio di scoprire le piastre e accelerarne il degrado. Tale aumento dimensionale del contenitore consente anche l'utilizzo di una maggiore quantita' di elettrolita (quasi il 50% in piu') riducendo mediamente la sovratemperatura durante i processi di carica/scarica.
L'affermazione soprariportata e' quindi applicabile solo a batterie inadatte (ad esempio il tipo automobilistico) non progettate per operare con forti inclinazioni.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-05-2014 09:33 da IanSolo.)
02-05-2014 09:28
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RE: agm o acido libero? (ancòooraaa?) - IanSolo - 02-05-2014 09:28

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