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agm o acido libero? (ancòooraaa?)
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RE: agm o acido libero? (ancòooraaa?)
(03-05-2014 22:47)gianguido.brunetti Ha scritto:  Eccomi, baldi giovanotti

scrivo...ancoraaaaaaaaaaaa...e spero per fare chiarezza sull'argomento e degli accumulatori per i servizi.

Quello che vi sto raccontando vale solo per accumulatori ad acido libero, poichè solo a questi è possibile fare un'accuratissima manutenzione. Gli altri giustamente sono venduti "sigillati" e "senza manutenzione"

Innanzitutto è bene sapere:

1. gli accumulatori...accumulano energia chimica, non elettrica.
2. il processo chimico in causa genera dei cristalli di solfato di piombo, che devono rimanere molto piccoli, ma a lungo andare e sprattutto in caso di profonda scarica diventano più grandi e più stabili decretando il decesso del nostro accumulatore...
3. ogni accumultarore deve avere una targhetta sulla quale viene riportato: il voltaggio, la capacità in A/h, la scarica max sempre in A/h e...udite udite la data di fabbricazione, quest'ultimo dato è essenziale se l'accumulatore viene venduto già con l'acido e pronto all'uso, pertanto un venditore serio vende accumulatori a secco.
4. il dato di capacità A/h è riferito ad una scarica pari al 10% della medesima a 25 gradi. Per capirci un accumulatore da 100A/h eroga 10A per 10 ore, 20A per 4 ore e 100A per pochi minuti.
5. la ricarica va effettuata ad 1/10 della potenza nominale
6. gli accumulatori da 12v sono costruiti da 6 elementi in serie da 2,2v cadauno, quindi 13,2v è la tensione massima applicabile. Tensioni superiori se prolungate portano all'elettrolisi dell'acqua con cessione di H e O.
7. l'assorbimento di corrente in ricarica e la sua cessione in scarica è una reazione chimica con cessione di calore, per cui l'accumulatore si scalda, arrivando a temperature elevate a partire dal 20% della potenza nominale, dal 30% in su si arriva rapidamente all'ebollizione.

Detto ciò, acquistati i nostri accumulatori avendone mooooolta cura la loro vita può diventare moooolto lunga, io li ho su dal 2003 e funzionanano ancora egregiamente... pari al nuovo potrei dire. Ma, tutti sappiamo, la vita è un compromesso, quindi i problemi sono:

1. prezzo di acquisto più elevato
2. acquisto desolfatori
3. impianto elettrico di carica/scarica rimodellato
4. controllo periodico del liquido (acqua demineralizzata) ed eventuale rabbocco
4. manutenzione più costosa

per cui facendo il conto della serva vi dirò che forse non ne vale la pena perchè si risparmia nel tempo un 25%, ma avrete il vantaggio impagabile di non si rimane mai in panne, dovendo magari sostituirle con urgenza, all'estero e a discapito dei costi.

Premesso ciò...consigli per gli acquisti e successiva manutenzione:

1. scegliere accumulatori a scarica lenta
2. a parità di capacità scegliere sempre la più pesante
3. scegliere un caricabatteria con programma di ricarica, che essenzialmente all'inizio ricarica con corrente costante (ovvero A) ed a carica ultimata mantiene la carica in tensione (ovvero V), se possibile ad uscita multipla isolata, possibilmente una per ogni accumulatore, di potenza non superiore al 15% della potenza nominale
4. evitare gli stress, il salpancore usarlo solo in risalita (per calare l'ancora non serve) ed in risalita usarlo con continuità evitando di far salpare l'ancora a impulsi di pochi secondi (lo stress è sullo spunto), tenere il motore sempre acceso almeno a 1300 RPM, gli A forniti dall'alternatore aiutano molto
5. acquistare i desolfatori, oggi se ne trovano di validi a 25 euro, uno per accumulatore, alimentato dall'accumulatore stesso, hanno un controllo in tensione e raggiunti 11,9V si staccano. I desolfatori non fanno miracoli, ma utilizzati da subito fanno egregiamente il loro lavoro
6. isolare le batterie con diodo di potenza
7. l'alternatore del motore dovrà avere una potenza maggiore del 20% della capacità totale del banco accumulatori
8. collegare l'alternatore del motore ad un inverter che andrà ad alimentare il caricabatterie.
9. a cadenza mensile controllare il livello dell'elettrolita, ripristinarlo, effettuare una ricarica, anche breve 30 minuti, e controllarne la densità, ogni 5 anni effettaure un lavaggio degli accumulatori, vi dirò come prossimamente.

Ovviamente si fa prima a sostituire il banco accumulatori ogni 5 anni, ma gli accumulatori sono molto inquinanti, tra piombo, acido e plastica, quindi ritengo, da velista, che maggior cura di questo pianeta sia un nostro dovere...per questo ho montato anche il serbatoio delle acque nere...ma di questo ne parleremo in altra discussione.

Allego uno schema di cosa ho realizzato sulla mia barca, non è dettagliato nei particolari, chi ne vuole sapere di più mi contatti senza problemi

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Buon vento a tutti G
Mi pare di aver capito che nella tua barca la carica dell'alternatore serve solo per dare corrente ad un caricabatteria evoluto che funziona a 220V. E' corretto?
A questo punto la potenza dell'alternatore non deve essere più funzione degli Ah del pacco batterie ma della potenza dell'inverter che a sua volta dipende dalla potenza del caricabatteria.
Mi sfugge il funzionamento dei desolforatori, funzionano di continuo o solo ad intervalli?
04-05-2014 17:46
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RE: agm o acido libero? (ancòooraaa?) - mania2 - 04-05-2014 17:46

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