14-05-2014, 13:35
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-05-2014, 13:40 da bacchus.)
Pepe, mi rendo conto che forse mi sono spiegato male.
Il mio dubbio non è tanto rispetto alla possibilità di applicare il trasduttore all'interno, cosa che immaginavo fosse possibile fare anche senza cambiare il trasduttore, quanto all'individuazione di una posizione in cui collocarlo.
Anzitutto dai commenti ricevuti mi sembra di dover escludere l'applicazione passante e di dover quindi necessariamente orientarmi verso quella interna in quanto è l'unica che permette di "compensare" l'angolazione dello scafo.
La soluzione proposta dalla Airmar sarebbe quindi perfetta, solo che non c'è un modello compatibile con NASA.
Concludo quindi che l'unica soluzione possibile (che poi è quella adottata da Ulisse) sia quello di prodursi una sede con profilo inferiore angolato da incollare allo scafo e riempire d'acqua (o gel).
Comunque nel frattempo ho già chiesto il kit per trasduttore interno alla Kenix Marine.
BV
Il mio dubbio non è tanto rispetto alla possibilità di applicare il trasduttore all'interno, cosa che immaginavo fosse possibile fare anche senza cambiare il trasduttore, quanto all'individuazione di una posizione in cui collocarlo.
Anzitutto dai commenti ricevuti mi sembra di dover escludere l'applicazione passante e di dover quindi necessariamente orientarmi verso quella interna in quanto è l'unica che permette di "compensare" l'angolazione dello scafo.
La soluzione proposta dalla Airmar sarebbe quindi perfetta, solo che non c'è un modello compatibile con NASA.
Concludo quindi che l'unica soluzione possibile (che poi è quella adottata da Ulisse) sia quello di prodursi una sede con profilo inferiore angolato da incollare allo scafo e riempire d'acqua (o gel).
Comunque nel frattempo ho già chiesto il kit per trasduttore interno alla Kenix Marine.
BV
