(26-05-2014 16:13)kermit Ha scritto: La chiglia vi abbandona all'improvviso per urto violento con un container durante una burrasca e di notte, siete in pozzetto legati all'ombelicale , la barca si rovescia all'istante, avevate il giubbotto di salvataggio e vi ritrovate spinto in alto sulla tuga, provate ad uscire ma urtate le draglie, dovete quindi nuotare verso il basso per scavalcarle e sganciarvi dalla barca, la zattera è nel gavone ecc ecc direi un incubo.
Ho fatto il corso Isaf sulla sicurezza e ne abbiamo parlato ma ora dopo l'incidente del first 40.7 in Atlantico questa cosa è di attualità, sto ripensando a molte cose in barca, ci sono tante riflessioni da fare.....
ho fatto il corso isaf un pò di tempo fa. cmq, rispondendo o meglio riflettendo su quanto da te introdotto direi che:
- con l'autogonfiabile aperto col cavolo che si riesce ad andare sott'acqua. si potrebbe provare a tirare la cima che ci vincola alla barca per immergerci ma sarebbe un posteriore assurdo e non credo che ci si riesca. durante il corso fatto, un esercizio prevedeva di immergercersi a mezzo metro d'acqua e già la sola cerata piena d'aria rendeva molto difficoltosa la cosa. io quando sono legato uso un moschettone con ghiera da alpinismo ergo nel mio caso, svito la ghiera e mi svincolo dalla barca.
- una volta svincolato salirei sul fondo dello scafo che ora è fuori dall'acqua. se il buco è grosso mi metto in comunicazione con chi è sotto da qui. altrimenti mi tolgo l'autogonfiabile, mi immergo ed entro nella barca. per chi dice che entrare in una barca capovolta è semplice poi orientarsi sfido a farlo.... io durante il corso isaf l'ho fatto!
- spero di tirare fuori chi è dentro e portarlo sulla carena.
- lascio il vhf che ho nella cerata (se navigo di notte lo tengo addosso, nella cerata) a chi ho portato in carena e gli dico di chiamare
- mi riimmergo a prendere i razzi
- provo a prendere la zattera. la mia zattera è nell'opportuno gavone sola soletta. il problema però qual'è? che in questo caso, a barca rovesciata, col caxxo che si apre. la chiusura del gavone infatti è di quelle a pressione e considerati gli 80kg che spingono non si aprirà mai!
questo è quello che farei se riuscissi a rimanere freddo. ma sempre al corso isaf ho fatto un'esercitazione in notturna e meteo avverso.... tante cose cambiano... un incubo, punto!
ciao Kermit, tu che faresti? e soprattutto, come modificheresti l'apertura del mio gavone?