(27-05-2014 10:57)dru Ha scritto: (26-05-2014 16:13)kermit Ha scritto: La chiglia ......
ho fatto il corso isaf un pò di tempo fa. cmq, rispondendo o meglio riflettendo su quanto da te introdotto direi che:
- con l'autogonfiabile aperto col cavolo che si riesce ad andare sott'acqua. ..barca.
- una volta svincolato salirei sul fondo dello scafo che ora è fuori dall'acqua. se il buco è grosso mi metto in comunicazione con chi è sotto da qui. altrimenti mi tolgo l'autogonfiabile, mi immergo ed entro nella barca. per chi dice che entrare in una barca capovolta è semplice poi orientarsi sfido a farlo.... io durante il corso isaf l'ho fatto!
- spero di tirare fuori chi è dentro e portarlo sulla carena.
- lascio il vhf che ho nella cerata (se navigo di notte lo tengo addosso, nella cerata) a chi ho portato in carena e gli dico di chiamare
- mi riimmergo a prendere i razzi
- provo a prendere la zattera. la mia zattera è nell'opportuno gavone sola soletta. il problema però qual'è? che in questo caso, a barca rovesciata, col caxxo che si apre. la chiusura del gavone infatti è di quelle a pressione e considerati gli 80kg che spingono non si aprirà mai!
questo è quello che farei se riuscissi a rimanere freddo. ma sempre al corso isaf ho fatto un'esercitazione in notturna e meteo avverso.... tante cose cambiano... un incubo, punto!
ciao Kermit, tu che faresti? e soprattutto, come modificheresti l'apertura del mio gavone?
posso chiederti due o tre chiarimenti?
salire sullo scafo capovolto... vi hanno spiegato come fare? se può essere opportuno un qualche accorgimento particolare? temo non sia così semplice....
sul fatto degli 80 kg (di zattera) che pesano sull'apertura del gavone. a parte che muovere una zattera in quelle condizioni deve essere davvero difficile, è possibile vincolare la zattera al fondo del gavone con cinghie e chiusure a sgancio rapido?