Fornelli a bioetanolo

[Edolo]

Io uso il classico alcool, quello rosa per capirci.
Ricarico in base all'utilizzo: per esempio per un caffè può bastarne una tazzina se invece devi fare una pastasciutta ce ne vanno un paio di bicchieri forse meno.
Comunque l'azione di ricarica è molto semplice: apri tiri fuori il bruciatore e ci cacci dentro l'alcool, riposizioni il bruciatore ed accendi in modo che col calore si sprigioni qualche vapore, chiudi e accendi. Il fatto di accenderlo prima di chiuderlo non è obbligatorio ma aiuta nell'accensione, che col mio metodo puoi fare con un accendino, altrimenti torna comodo uno di quegli accendigas col becco un po ' lungo o un fiammifero.
Nota che nel bruciatore c'è una sorta di spugna che assorbe l'alcool: questo permette di capovolgere il briciatore senza che ne esca una goccia. Il RINA da quel che mi dicono (ho bandiera francese quindi non ho sta pippa) non batte ciglio davanti ad una cucina ad alcool al contrario di quelle a gas.
Unica nota dolente è per i fritti (che nel mio caso non faccio quasi mai nemmeno a casa): penso che per farlo ci vorrebbe l'alcool con più calorie che come ti dicevo costicchia, oppure piccole dosi di prodotto (pesce, frittelle o quel che le) per evitare che l'olio raffreddi troppo.
Ci ho provato solo una volta a fare una frittura ed è venuta una "bollitura" pregna d'olio. La prova però non fa molto testo perché avevo spostato il fornello in banchina (l'odor di fritto a bordo non lo godo molto! ) e c'era un po' d'arietta e per la volatilità dei vapori di alcool la resa calorica è stata senz'altro inferiore.
Ah... il fatto di poterlo spostare con relativa comodità può renderlo interessante anche per delle cenette in spiaggia, ben Ridossato magari
Se bazzichi in zona La Spezia potrei fartelo vedere, e se porti un'oratina te lo faccio pure provare
Ti saluto. Ciao