(05-08-2014 02:03)gioas85 Ha scritto: scusate ragazzi... mi sto perdendo e non ci sto capendo nulla....
torniamo alla foto delle due rande che è esplicativa..
è evidente che al randa di dietro è più magra ed la ha balumina più chiusa.. per far questo sta lavorando col carrello a segno e la scotta cazzata....
l'altra invece, per svergolare la balumina (aprirla), secondo em ha portato il carrello sopravvento e lascato scotta.. in modo da avere una randa a centrobarca ma con balumina aperta....
allora io mi chiedo... finchè la barca tiene è giusto portare la balumina chiusa... tenere randa piatta... e scarrellare sottoraffica.. lo capisco anche.. ma quando la barca diventa troppo potente... e si vuole depotenziare la verla.. non è forse corretto portare il carrello sopravvento e far aprire la balumina.. cosi da depotenziare la vela che scarica di piu....
oppure no?
se qualcuno me la spiega in maniera piu semplice gli sono molto grato.. mi sono letto per intero 15 discussioni e non ci ho ancora capito nulla... idem confrontandomi con istruttori vari.. ognuno dice sempre la sua e sonos empre versioni opposte!
la tua analisi e' corretta in linea di massima,
esistono poi delle sottigliezze che fanno la differenza quando si cerca di spremere tutta la velocità' possibile.
il carrello funziona un po' come un flap, per far si che il timoniere riceva la giusta pressione sulla pala e il compromesso tra angolo e velocità sia ottimale.
questo equilibrio e' labile e per ogni barca in condizione di vento esiste un ottimo mix tra carrello scotta e paterazzo.
In caso di grandi variazioni permanenti di intensità o direzione del vento, anche io concordo nel muovere su o giù' il carrello,
in caso di variazioni meno consistenti e fluttuanti e più comodo usare la scotta. Perché? per sua stessa natura e' servita da winch o paranchi con strozzatori adeguati, e quindi può' essere regolata millimetricamente con efficacia.
l'uso della scotta comporta pero' uno svantaggio, lascandola si tende ad aumentare progressivamente lo svergolamento, cosa non sempre desiderabile, ecco allora che ci viene in aiuto il vang, che una volta regolato alla giusta tensione ci consente di poter scaricare potenza senza perdere completamente il profilo.
con vento medio o forte, una volta ottenuto il giusto compromesso tra angolo, velocità e pressione sul timone agendo su carrello scotta e paterazzo, si calza il vang, in modo che si possa agire efficacemente sulla scotta senza perdere ogni volta che si lasca il profilo.
se l'intensita' o la direzione variano molto, si cerca un nuovo "zero" da cui partire con carrello scotta e paterazzo e da li si riinizia a giocare.
ho volutamente trascurato le iterazioni con la vela di prua per non complicare troppo i concetti….. spero di essere stato comprensibile
buon vento