(09-09-2014 17:33)Fede55 Ha scritto: Come ho già detto in un altro post, sono un tantinello imbranato e timoroso. Rob, hai ragione sulle opzioni che ovviamente si riducono, ma non sapendo ne leggere ne scrivere, io non mi azzardo.
ciao Fede55,
da quel punto di vista non fa una piega: se uno non si sente, fa in modo di non dover fare cose che non ha voglia/non si sente di fare (salve le emergenze). Pero' perché cosi' è una scelta personale, assolutamente rispettabile e comprensibile come qualsiasi altra, ognuno fa quel che gli pare
Dal pdv oggettivo, la necessità stretta di "conoscere perfettamente" un luogo prima di entrarci di notte a mio avviso non c'entra niente.
La informazioni nautiche a disposizione invece permettono di determinare una soglia di rischio che ognuno puo' ritenere più o meno accettabile: uno puo' entrare in posti sconosciuti, oppure puo' decidere di non farlo, come puo' decidere di non entrare di notte anche in posti perfettamente conosciuti.
Non è più una decisione dettata dallo stato d'animo, ma da informazioni con il loro grado di affidabilità.
Penso sia li' il punto: le informazioni nautiche (carte, eccetera) hanno un loro grado di accuratezza di cui un sacco di gente non si preoccupa minimamente, "la carta dice Xm", ma quel numerino puo' voler dire un sacco di cose. Con la valutazione del grado di accuratezza, uno puo' prendere decisioni razionali perché ha un'idea di quale ventaglio di dati reali si puo' trovare di fronte.
Quindi da un lato c'è "la voglia" di fare un determinato atterraggio (posso volerlo fare o no), dall'altro le informazioni che permettono di valutare il grado di rischio -e chiaro una parte del rischio deriva proprio dal tipo di informazioni disponibili.
Cito 100% Stefanone con le considerazioni sulla precisione delle carte --> le carte hanno un sacco di informazioni, ma bisogna saperle leggere, avere un'idea di cosa possa significare il numeretto, di quale tipo di errore cisia dietro.
Mille volte meglio sapere di potersi sbagliare del X%, che non essere 100% sicuri di sbagliarsi.
Idem per previsioni meteo, ecc e numerosi altri campi.
Per lo stesso motivo, un'aggiunta di "sonde raccolte dall'utente" nella cartografia elettronica, per quanto mi riguarda rimane poco più di un gadget: dati senza nessun controllo di qualità, senza intervallo di confidenza, raccolti da non si sa chi e non si sa come... Personalmente non mi fiderei mai nell'aggiungere un grado di accuratezza in più grazie alle sonde-utente.
Per raccontare un'esperienza in prima persona: ho fatto tanta strada in zone dove le carte nautiche proprio non esistono, ogni tanto fra barche ci si scambiano le "tracce" della cartografia elettronica, "passa qui, passa là"... ero dubbioso ma dopo qualche prova la convinzione fermissima che come tipo di dati il valore aggiunto è praticamente irrilevante, anzi uno sta più tranquillo se considera di non aver proprio niente come dato di partenza e si regola di conseguenza.
L'assenza di informazioni su una carta ufficiale ha paradossalmente anche lei un significato, a mio avviso prima che "sistemi cooperativi" senza nessuno standard (né controllo) riescano ad aggiungere un qualcosina in più... poi magari funziona ma ora come ora di sicuro non per me.
bv