(31-10-2014 17:15)ZK Ha scritto: il concetto delle vt e' che controllando la velocita ottieni l' angolo migliore.
se sei in poppa guardare l' angolo ha poco senso perche non solo e' ballerino ma non ti dice se sei lento e se quindi e' meglio orzare per riprendere velocita.
qualcosa di simile di bolina, l' angolo puo anche essere giusto ma se sei lento la velocita giusta non la raggiungi mai, ovvero ci metti un sacco di tempo e nel frattempo scarroccii perche la chiglia non la regoli e se sei lento non porta... ovvio che se combi chiglia cambiano le vt... mentre se la chiglia e la carena sono sporche, se la barca e' sovrappeso e le vele delle mutande.. a cambiare sara piu l' angolo.
usando le vt ti porti alla velocita giusta per l' andatura con quel vento e poi se la barca e' " a modo" trovi anche l' angolo che, per questa filosofia.. conta solo come vettore di controllo.
il concetto va usato con intelligenza, le vt sono di due generi, quelle che contemplano l' onda (un onda standard per quel vento) che e' il modo orci e quelle relative al mare piatto. sono diverse, e questo e' il preludio per capire che l' onda influisce sulla velocita target della barca.
in poppa con onda le vt portano a stare piu poggiati.. e questo secondo me puo dare un vantaggio tattico, di bolina si potrebbe arrivare a fare bordi piatti e questo.. non da nessun vantaggio.
questo "modo" di ragionare alza un muro invalicabile tra chi lo conosce e chi va in barca come la va.
Il concetto è chiaro e illuminante grazie zeta
credo che la cosa piu' difficile è mantenere la VT costante è stato sempre il mio problema avendo un barchino decisamente sensibile l'impegno è davvero tosto sbatti le palpebre e perdi mezzo nodo due secondi di ritardo su raffica a mollare randa e ti sei perso un altro mezzo nodo
ciao