22-02-2015, 13:15
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-02-2015, 00:32 da sailor13.)
Se non sai o non ricordi come impiombare a 16 legnoli, li accoppi e impiombi come se fossero 8
Credo però che ci sia un pò di confusione, fuso non è un termine nautico, ma un termine del produttore. I fusi fanno parte della trecciatrice, ci si mette sopra una bobina e con il movimento della macchina iniziano a "danzare" e a creare la treccia; variando la torsione, la tensione, il numero e l'angolo dei fusi, cambiano le caratteristiche della treccia.
Questo video in nglese mostra come viene costruita una cima moderna.
Da www. treccani.it
fuso s. m. [lat. fūsus] (pl. -i, ant. le fusa). –
a. Arnese di legno dalla caratteristica forma rigonfia al centro e con le estremità assottigliate (dette cocche), usato nella filatura per produrre mediante rotazione la torsione del filo e intorno al quale il filo stesso si avvolge
tréfolo s. m. [lat. trĭfĭdus «diviso in tre», comp. di tri- «tre» e tema fid- di findĕre «fendere, dividere»]. –
1. Nella fabbricazione di cordami metallici, la formazione più semplice, a sezione circolare, di una fune o di un cavo d’acciaio (t. o fune o cavo spiroidale), costituito da diversi fili sovrapposti ed avvolti uniformemente a spirale su un’anima centrale. In partic., nel processo di formazione di cordami di marina in fibra vegetale o sintetica, elemento di base (detto anche filaccia) che, formato dall’insieme di più fili o strisce, avvolto a spirale con torsione contraria a quella dei fili stessi, costituisce, con la commettitura (v.) di altri trefoli, il legnolo (l’insieme di più legnoli origina una cima o un cavo). Nell’uso merceologico, invece, il termine è usato come sinon. di legnolo, spec. nelle corde semplici di uso comune (formate in genere da due a sei trefoli).
legnòlo (letter. legnuòlo; anche lignòlo, lignuòlo) s. m. [lat. *līneŏlus, dim. di lineus «di lino»]. – In merceologia e marina, elemento costitutivo dei cavi vegetali: è un insieme di più filacce torte a spirale, in senso contrario a quello delle filacce stesse (è sinon. quindi di trefolo, che ha però sign. più ampio).
Credo però che ci sia un pò di confusione, fuso non è un termine nautico, ma un termine del produttore. I fusi fanno parte della trecciatrice, ci si mette sopra una bobina e con il movimento della macchina iniziano a "danzare" e a creare la treccia; variando la torsione, la tensione, il numero e l'angolo dei fusi, cambiano le caratteristiche della treccia.
Questo video in nglese mostra come viene costruita una cima moderna.
Da www. treccani.it
fuso s. m. [lat. fūsus] (pl. -i, ant. le fusa). –
a. Arnese di legno dalla caratteristica forma rigonfia al centro e con le estremità assottigliate (dette cocche), usato nella filatura per produrre mediante rotazione la torsione del filo e intorno al quale il filo stesso si avvolge
tréfolo s. m. [lat. trĭfĭdus «diviso in tre», comp. di tri- «tre» e tema fid- di findĕre «fendere, dividere»]. –
1. Nella fabbricazione di cordami metallici, la formazione più semplice, a sezione circolare, di una fune o di un cavo d’acciaio (t. o fune o cavo spiroidale), costituito da diversi fili sovrapposti ed avvolti uniformemente a spirale su un’anima centrale. In partic., nel processo di formazione di cordami di marina in fibra vegetale o sintetica, elemento di base (detto anche filaccia) che, formato dall’insieme di più fili o strisce, avvolto a spirale con torsione contraria a quella dei fili stessi, costituisce, con la commettitura (v.) di altri trefoli, il legnolo (l’insieme di più legnoli origina una cima o un cavo). Nell’uso merceologico, invece, il termine è usato come sinon. di legnolo, spec. nelle corde semplici di uso comune (formate in genere da due a sei trefoli).
legnòlo (letter. legnuòlo; anche lignòlo, lignuòlo) s. m. [lat. *līneŏlus, dim. di lineus «di lino»]. – In merceologia e marina, elemento costitutivo dei cavi vegetali: è un insieme di più filacce torte a spirale, in senso contrario a quello delle filacce stesse (è sinon. quindi di trefolo, che ha però sign. più ampio).
"per ottenere le giuste risposte bisogna porre le giuste domande"
