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Vecio AdV
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RE: Portare la randa
non esiste un modo univoco.
la randa e' molto importante ma e' sopratutto un timone specialmente di poppa.
la vela importante e' sempre, in tutte le andature quella di prua.
non si puo ragionare mai di regolazioni se non si ragiona anche di condizioni meteo, intensita e gradiente.
tanto per dirne una:
ieri a rosignano il gradiente era tale che in testa si vedeva il windex sulle altre mura, a meta vela il vento era al traverso, nella parte bassa di bolina. chi non si e' reso conto di questo ha strambato ed e' andato a spasso per il mare... si ragiona a parita di rating un ora di ritardo su 9 miglia.
voglio dire:
prima delle regolazioni raffinate curare la strategia
prima di curare la regolazione curare l' assetto, meglio una barca poggera che una veloce e sdraiata.
prima di svergolare di default, cercare di capire come lavora il vento
ovvero, meglio una randa che stalla di una che rende tutto piu difficile, non si gioca a chi e' perfetto ma a chi sbaglia di meno.
un po di stallo sulle vele c'e' sempre, in tutte le andature, le vele sono un approssimazione e in qualche zona sono per forza in stallo, curare che sia la zona di suerficie maggiore quella porta.. anche coi filetti intermedi, quelli montati a meta della sezione che quasi nessuno monta mai.
il modo che dice mck.. puo essere corretto, manca il dato svergolamento e quello in poppa e' veramente tanto importante, manca il dato profondita del grasso, e' un altro aspetto che fa molta differenza, manca il dato di come lavora il geny.. la regolazione della randa ci influisce di brutto, meglio che la randa si adatti a quello e che porti meno.
amare le donne, dolce il caffe.
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23-02-2015 10:21 |
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