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Vecio AdV
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RE: regolazione paterazzo per stringere di più
tra i terminali delle alte-basse metti due chiavi (te ne servono quattro in totale) alle quali tagli la misura inutile e legate insieme col greytape (unico caso in cui e' consentito usarlo in barca) in modo che non ruotino, e a quel punto ti basta una cimetta per bloccare la rotazione degli arridatoi.. la regolazione delle alte basse diventa banale e se sei a vela la fai con le mani senza chiavi.
specie se hai il rulla che non ha regolazioni diventa il tuo modo di regolare ed e' molto meglio del solo paterazzo(che le alte le manda in bando e rende l' albero elastico alle sollecitazioni... ti ci devi fare una guida "vento reale giri".
si, il rake aumenta, ma vuol solo dire che dovrai avere l' accortezza di tenere la barca un po piu dritta.. il concetto del centro di deriva e centro velico e' un opinione che non tiene conto della distribuzione delle pressioni e tanto meno dello sabandamento.. per il 31 piu vento + rake (inteso al contrario di come lo indicano i derivisti) fai piu prua che sei corto e il 31 non ci fa a 7 nodi di bolina.. nemmeno se allarghi molto.
il cungham e' una regolazione importante.. forse la piu importante e anche estremamente reddizia dal punto di vista della stazza, sia per risalire col ventone, sia per per poter gestire una vela al massimo grasso con le ariette.
le regolazioni di drizza sono importanti ma vengono sicuramente dopo, la drizza non lavora sull' inferitura ma sulla bugna sia per la randa che per il genova, e' molto meno efficiente del cunningham (che sposta in avanti il grasso) perche lascarle sposta il grasso indietro rendendo la vela di prua instabile (anche se ti consente di fare un angolo di prua apparente migliore) e rende la randa poco "chiaccherona" nel senso che con la drizza lasca e il grasso indietro, i filetti in uscita sembrano sempre a segno.
avrei finito Nedo.. tocchera che paghi sto pranzo cosi magari ti faccio vedere dal vero cosa dico.
sarebbe molto buono se usi il rulla avre un cunningham.. meglio due col secondo associato ad una stecca da mano, verticale che tolga il grasso in eccesso quando rulli.
vabbe s'era cominciato col paterazzo.. ma come ha scritto qualcuno le regolazioni sono sempre connesse tra di loro e non esiste una regolazione indipendente dalle altre.. e comunque vale sempre il concetto principale.. quello che conta sono i numeri, ci sono tanti modi per farli e tante ricette.. queste sono quelle di base.. poi ci sono quelle che dipendono dall' armo, dalle risorse umane imbarcate e.. dall' anima di chi le applica.
sulle raffiche il tailer lasca di carrello.. in automatico svergola e toglie pressione.. e lo fa in modo istanteneo come in modo istanteneo recupera... ci vogliono i carrelli su sfere e il tailer vispo e leggero (non e' mai positivo tenere un uomo sottovento) funziona ma non lo troverai mai su un trattato di regolazione.... non e' una zetakappata, non me la sono inventata io.. l' ho visto fare a uno dei migliori tailer della vecchia coppa america ma.. non lo sapeva descrivere il perche, solo che funzionava.
in soldoni.. la teoria delle regolazioni non e' una cosa astrusa e immensa la puoi scrivere tutta in 50 paginette compresi i disegni, altro e' applicarla e altro ancora abusarne, se l' uso e' quello della regatella di circolo io non andrei a cercare tante sofisticazioni, ho letto di come gestire i barber in virata e peggio.. le esagerazioni e' raro che diano buoni frutti, meglio curare che i bordi siano giusti e che le velocita siano oneste.. in soldoni meglio 100 euro di sub per pulire la carena per guadagnare prestazioni di bolina che appellarsi al dio paterazzo.
amare le donne, dolce il caffe.
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05-04-2015 18:22 |
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