(16-04-2015 14:50)skipperfelice Ha scritto: RE: CANTIERE DEL PARDO - IT - GS 38
Bellissima barca il GS 38, veramente divertente da portare e sicura in ogni condizione. Nel 1991 ho avuto la fortuna di poterne seguire una fin dalla costruzione.
La mia è stata costruita e poi varata nel 1993 su ordinazione del concessionario Bmw di Losanna di cui mi sfugge il nome e quindi do per scontato ed in parte confermo per esperienza personale che non sono stati usati kili e kili di stucco ma ci sono varie parti resinate in cantiere ab origine!
Appena l'aria passava i 10 12 nodi facevamo vedere i sorci verdi a tutti!
Confermo al 100%!
Ah, ultima cosa, per andare veramente forte in bolina avevamo nettamente aggolettato l'albero, con un "rake" in assetto che sfiorava i 3 gradi...
Caro ADV è un piacere sentirti ma potresti spiegarmi meglio come avete operato e quali benefici reali avete ottenuto? Non vorrei che basti cazzare il paterazzo!?..?
Ciao, no, non bastava cazzare il paterazzo... L'assetto longitudinale dell'albero era una delle regolazioni chiave sulle barche "vecchie", che avevano sezioni di poppa e di prua molto "risucchiate" per non essere penalizzate sul rating IOR. Il perché è facile da immaginare, pensa alla barca sbandata di bolina sotto la spinta delle vele, se l'albero e il centro velico sono anche solo un poco troppo avanti la barca tende ad immergere di più la prua, con una fastidiosissima tendenza orziera e una chiara difficoltà ad uscire dalle onde. Al contrario, se la spinta è troppo indietro è la poppa ad immergersi maggiormente, con tendenza a battere sull'onda e sempre ad orzare. Per trovare l'ottimo non c'era che da fare un po' di prove, quali appunto facemmo all'epoca sul 38. Trovando che l'inclinazione ottimale dell'albero a riposo e dritto era di poco superiore ai 2 gradi e mezzo verso poppa. Per misurarla, è sufficiente una bella giornata con assoluta assenza di vento, filo a piombo dalla drizza randa al boma e misura della distanza tra i peso e la faccia posteriore dell'albero. La trigonometria e l'arcotangente fanno il resto...! Ovviamente, si lavora sull'arridatoio dello strallo di prua, se esistente, oppure aggiungendo uno snodo di prolunga.
Tieni presente che quando trovi l'assetto giusto te ne accorgi subito, soprattutto con le onde di bolina la barca va molto di più!