26-04-2015, 21:05
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-04-2015, 21:06 da dapnia.)
Quello della foto è un frigo custom interamente in inox lucidato a specchio, capacità 120 litri, le guide dei ripiani/cestelli scorrevoli sono puntate alle pareti, la coibentazione è di 8/9 cm. a doppio strato differenziato e il tutto è rivestito esternamente da un guscio in vtr, poi ancorato allo scafo.
L'evaporatore è una grande piastra a contatto esterno con una intera parte e annegata nel rivestimento (in pratica non si vede e risulta esterna alla cella).
Il motore/compressore molto silenziosi e a doppia ventola, sono in un gavone esterno con grande ricircolo di aria.
La resa freddo è eccezionale, il consumo molto basso, la roba dentro non si muove, lo scarico della condensa va in una vaschetta di raccolta autovuotante.
Si tratta di un esercizio di alto design/tecnica costato 1.800 € una decina d'anni fa, che non consiglio a nessuno a meno che non sia un esoterico del freddo con tanti soldi a disposizione, l'ho postato solo per la cronaca.
Certo le soluzioni Rvm/Ian sono di gran lunga le preferibili, peraltro adottate anche da me.
L'evaporatore è una grande piastra a contatto esterno con una intera parte e annegata nel rivestimento (in pratica non si vede e risulta esterna alla cella).
Il motore/compressore molto silenziosi e a doppia ventola, sono in un gavone esterno con grande ricircolo di aria.
La resa freddo è eccezionale, il consumo molto basso, la roba dentro non si muove, lo scarico della condensa va in una vaschetta di raccolta autovuotante.
Si tratta di un esercizio di alto design/tecnica costato 1.800 € una decina d'anni fa, che non consiglio a nessuno a meno che non sia un esoterico del freddo con tanti soldi a disposizione, l'ho postato solo per la cronaca.
Certo le soluzioni Rvm/Ian sono di gran lunga le preferibili, peraltro adottate anche da me.
