magicvela
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RE: Dufour t7 o Challenger Horizon?
Bene...3 (tre) pagine di stro....zate e solo 2 (due) risposte per la domanda...ottimo come il solito....
Tornando alla domanda: Su quella lunghezza ce ne sono molte poi dipende dai gusti.
L'horizon lo conosco poco se non che avevo letto molti anni fa che aveva la tendenza a "flettere "sotto sforzo.
Il T7 invece lo conosco molto bene. Ne ho restaurato uno e ci ho navigato anche molto e di tanto in tanto ci navigo ancora.
E' un ex minitransat....di quando si correva con barche di 7 metri e questo dice molto...Il prototipo ha corso la minitransat nel 1979-80 se ricordo bene ed è arrivato 3 prima barca a deriva retrattile ad aver corso questa gara con questi risultati.
E' una barca nata e costruita per il mare grande e si comporta come tale. Alberatura generosa nelle dimensioni senza volanti ma con un albero di generose dimensioni, decisamente da barca più grande. Alto poco più di 9 mt con armo a 7/8 randa predominante e possibilità di armare gli spi o gli asimmetrici sia in 7/8 che in T.A.. Poggiato in coperta con paterazzo non strutturale ma solo di rinforzo per le portanti e per la regolazione dell'aggolettamente dell'albero visto che non è rastremato e non "flessibile". Nasce per lo spi ma non disdegna gli asimmetrici, meglio se armati su un corto bompresso. Lo scafo è decisamente planante e molto molto veloce, personalmente ho superato i 12 kt agevolmente e senza tanto stress. Con onda é uno scafo assolutamente asciutto, difficile prendere schizzi visto che le sue forme generose lo aggevolano nel salire rapidamente l'onda. Il peso é buono anche se non leggerissimo come i mini attuali, comunque 1250 kg sono un peso mediano ne troppo leggero ne troppo pesante per affrontare le varie condizioni meteo. All'interno della pelle di statificazione della scafo a seconda dell'anno di costruzione é stato inserito o uno strato di colore diverso oppure una lastra di acciaio questo perché la barca nasce per essere anche spiaggiata o poggiare spesso sul fondo e questi strati garantiscono di avvisare l'armatore se é il caso di ristratificare per consunzione dello scafo sotto. Motorizzazione in pozzetto tramite un foro stagno che unisce la praticità del fuoribordo con quello di un entrobordo per una spinta migliore e delle migliori performance sotto motore. Utilizza motori a gambo corto che sono un bel risparmio. Dentro ha tutto quello che serve per una navigazione anche di più giorni. Un tavolo da carteggio, una cucina basculante a 2 fuochi, lavello, dinette con tavolo abbattibile che la trasforma in un letto enorme. ripostigli vari, compreso un piccolo armadio aperto e possibilità di wc nautico sotto il grano della discesa in cabina. La cabina di poppa é tuttaltro che piccola come qualcuno ha detto, i due letti parzialmente incassati sotto le panche sono abbondantemente generosi sia in lunghezza (oltre 2 mt) che in larghezza. Dato il baglio massimo molto arretrato chi rimane su misure di altezza " normali" riesce a dormire anche di traverso....
Il timone é basculante ma io consiglio di modificarlo e renderlo "sollevabile" infatti ruotato in bascula per diminuire il pescaggio la barca é praticamente ingovernabile sia a vela che a motore. La modifica é poca cosa da eseguire. La zavorra é solidale all'interno dello scafo direttamente resinata ad esso cosi da non creare problemi in caso si forti sbandamenti. La deriva non é zavorrata, cosa che é un toccasana per gli sforzi ed adotta un sistema rientrante a bascula tramite due cime per farla salire o scendere. Essendo così ha permesso un sistema di rotazione automatico sul proprio asse che permette così alla deriva dia auto orientarsi nel flusso e permettere di stringere notevolmente la bolina rispetto ad una deriva "normale". Per altro...domanda.
P.S. se dovesse interessarti la mia personale è in vendita e ti faccio un buon prezzo ;-)
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-07-2015 12:51 da magicvela.)
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13-07-2015 19:46 |
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