francidoro
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RE: Rimessaggio invernale a terra
Si parte proprio dalla taccatura, ed è la parte più delicata, perchè se fatta male può avere conseguenze negatuve sullo scafo.
In linea di principio, gli sforzi vanno ripartiti sulla chiglia, che sopporterà il peso della barca e sui puntelli della sella, che tengono dritta la barca stessa.
Questi puntelli dovrebbero essere in corrispondenza di paratie interne, in modo da impedire flessioni del fasciame.
Se del cantiere ci si fida, OK. altrimenti l'armatore dovrebbe essere presente a questa operazione.
Poi da qua si parte, ed ogni barca è un diverso discorso.
Si vuole lucidare il gelcoat ?
Naturalmente è il momento di controllare l'attacco del bulbo.
Si cobtrolla lo stato della carena e della pala del timone con eventuale presenza di laschi e di bolle osmotiche.
Si cobtrolla l'elica e gli zinchi … se non sono consumati, gli zinchi intendo, vuol dire che sono montati male e qualcosa d'altro si sta corrodendo al loro posto.
Si controlla lo stato delle prese a mare e si procede alla loro eventuale sostituzione .
Il serbatoio dell'acqua - e tutte le tubature - dovrebbe essere svuotato e ripulito prima del varo.
Questi credo siano i controlli base
Poi si procede con le "personalizzazioni", nel senso che ogni barca ha la sua storia ed ha bisogno di interventi mirati che solo il proprietario sa di dover-voler fare.
Esempio : se ci sono stati problemi col motore dovuti a gasolio "sporco" sarà il caso di svuotare il serbatoio e filtrare tutto il carburante presente ?
Ripeto, più che una check list serve un notamento lavori.
Il notamento lavori dovrebbe essere il risultato riassuntivo dettato dall'uso quotidiano.
Naturalmente c'è tutto l'armo velico di cui non ho accennato, ma anche qua siamo nella personalizzazione.
Le proprie barche vanno conosciute per poter intervenire correttamente … altrimenti bisogna affidatsi al cantiere …
Nihil credendum nisi prius intellectum
(Abelardo)
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27-08-2015 07:38 |
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