08-09-2015, 15:53
(08-09-2015, 13:25)utente non attivo Ha scritto: La strambata esterna con un g2 per me è stata sempre complicata, parlo in assenza di equipaggio. 9 su 10 incaramello e bestemmio, non capisco come fate a dire che invece è molto facile.In equipaggio, se il prodiere aiuta a far passare la vela e il TIMONIERE aspetta che la vela si scarichi prima di strambare, la manovra diventa semplice.
Viene meglio una strambata interna, mollando prima un po'di mura per allontanare la vela dallo strallo, e sei anche sicuro che la controscotta non cada sotto al musone, ma comunque se sbagli i tempi son cavoli, e da solo o in 2 è facile cadere in errore.
Per la mia barca esce un g2 da 115/120mq, che non sono pochi da gestire e da strambare, anche con bompresso.
Non trovo corretto mollare la mura.
Senza bompresso, l'interna è complicata visto l'esiguo spazio.
P.S.
Putroppo in una regata lunga, dopo una strambata la scotta è finita sotto ed è stato un disastro; da li ho preferito l'interna.
Però e per fortuna ( i dogmi ... ) si cambia idea, quest'anno ho usato spesso il circuito esterno, addirittura con la scotta unica e tutto sommato mi ci sono abituato, anzi ormai lo preferisco.
Oltre al corno sulla vela che qualche velaio mette ( pochi e fino a poco tempo fa non sapevo cosa fosse ), per me è più pratico mettere una stecca o un tubo di plastica sul bompresso per evitare che la scotta cada
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
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