19-09-2015, 22:25
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-09-2015, 22:31 da kermit.)
Ok continuiamo serenamente a parlare di tecnica, le idee per fare la randa vanno avanti.
Domanda ho visto che normalmente i fasci dei fili di sforzo orientati sono 7, ma sulla mia attuale randa sono fasci da 9, come mai questo standard? È dovuto alla macchina che stende i fili o ci sono parametri tecnici da rispettare?
Altra domanda ammettendo che i fasci dei fili siano 7 come li fareste per la vostra randa? tutti carbonio, 4 carbonio 3 kevlar, oppure technora oppure cosa?
Ho comprato 10 km di filo di basalto Tex 1200 ce lo mettereste?
Aneddoto. Sulla precedente barca feci fare un genoa in membrana e poiché facevo regate dove le fibre esotiche erano mal digerite all' epoca con il velaio ci venne in mente di metterci dei fili di sforzo in poliestere sapendo che con certe condizioni di vento tale genoa non si doveva usare, invece io ci ho regatato con grande sorpresa anche con 30 nodi di vento e il Genoa non ha fatto una piega e nemmeno si è deformato quindi tutto questo mito del carbonio....
Domanda ho visto che normalmente i fasci dei fili di sforzo orientati sono 7, ma sulla mia attuale randa sono fasci da 9, come mai questo standard? È dovuto alla macchina che stende i fili o ci sono parametri tecnici da rispettare?
Altra domanda ammettendo che i fasci dei fili siano 7 come li fareste per la vostra randa? tutti carbonio, 4 carbonio 3 kevlar, oppure technora oppure cosa?
Ho comprato 10 km di filo di basalto Tex 1200 ce lo mettereste?
Aneddoto. Sulla precedente barca feci fare un genoa in membrana e poiché facevo regate dove le fibre esotiche erano mal digerite all' epoca con il velaio ci venne in mente di metterci dei fili di sforzo in poliestere sapendo che con certe condizioni di vento tale genoa non si doveva usare, invece io ci ho regatato con grande sorpresa anche con 30 nodi di vento e il Genoa non ha fatto una piega e nemmeno si è deformato quindi tutto questo mito del carbonio....
