23-09-2015, 18:04
(23-09-2015, 17:30)France WLF Sailing Team Ha scritto: Mah.. posta così sembra una belin, il concetto di albero sollecitato con randa terzarolata mi affascinava, ma adesso c'è troppa carne al fuoco ed a prescindere dai grafici la cosa non mi convince.
Obiettivamente una barca con meno vela sollecita di meno la struttura, IMHO in generale ed a prescindere dai gradi "statici" che avrebbe rispetto al piano orizzontale, ("statici" perché nella realtà ci sono un sacco di cose che inficiano gli sforzi sul rig e sullo scafo: il cavo d'onda, il caso di orzata/poggiata non controllata, in strambata, in virata con le vele che sbattono..) insomma, tutta questa teoria sui gradi di sbandamento fuorviano il discorso ..oppure è soltanto troppo complesso per me da capire.
Aspetto un paio di giorni per il discorso sull'albero, quello mi interessava parecchio.
se non chiariamo il punto che le balumine sono le vere generatrici di sollecitazioni e' inutile andare avanti.
facciamo finta che invece di una balumina alla mura della randa ci mando la drizza?
che succede se belin di scotta? la drizza va in tensione? (penso che risponderai di si) diciamo un paranco da 12? (e' il minimo sindacale per dire "regolo" una randa di un barchino), sono 300 kg sulla drizza e 600 sull' albero.
a questo punto la muri e la balestri, il carico aumenta ancora, e lo fa in modo importante, la difesa e' l' eleasticita, la drizza si allunga, lo strallo di prua si allunga il parnaco pure e la barca si flette.. in soldoni la forza generata della catenaria viene in parte assorbita dalle deformazioni dell' armo nel suo insieme ma se si deforma vuol dire che le tensioni di tutto sono aumentate.
come entrare nel discorso tensioni con vela ridotta?
possimo concordare che se una barca a crociette dritte sbanda di 30 gradi sulle sartie indipendentemente dalla vela usata ci sono le stesse tensioni che la vela sia piccola o grande?
se si posso andare avanti, altrimenti provo a spiegarmi meglio.
amare le donne, dolce il caffe.
