02-10-2015, 12:30
(02-10-2015, 11:18)ADV_Admin Ha scritto:Scusa adv admin nel post si parlava di dyneema non di mylar, concordo che di inesattezze se ne scrivono tante me compreso(01-10-2015, 19:06)kermit Ha scritto: Ti garantisco che sono molto rilassato.
Se posso permettermi credo che tu non abbia compreso cosa intendeva Albert che peraltro non ha detto nulla, cioè ha solo fatto cenno a possibili denunce, ma se non conosci l'argomento a cui si riferiva Albert, è facile travisare, in ogni caso giusto perché io so di cosa parla e non era assolutamente un riferimento di qualità o tecnico sul basalto quindi esula completamente dal contesto di questo post.
Se fosse stato interessante ai fini del mio progetto sarei stato il primo a far riferimento a qualche indicazione di Albert in altre parole il post che riporti non ha nessuna utilità
Marce' sai che te vojo bene, ma io non so ne ZK, ne altri. Ti posso garantire, e' purtroppo questa non e' una tua caratteristica, che sei tu che come al solito e per carita' niente di male, non hai capito il mio di intervento, troppo preso ormai ad analizzare anche le virgole di un post. Ma non fa niente, questo.
Invece posso dirti che ad esempio quanto da te riportato sul mylar, appena letta come favola metropolitana della alterazione del Polietilene tereftalato detto anche mylar in una delle sue denominazioni commerciali (Doupont) che a 140 ma fai anche 200 gradi (non ho idea ma da quanto riportato da te a domanda di testa o cala non ricordo, hai risposto forse anche di piu' quindi ho esagerato fino a 200 tanto non cambia niente per il mio ragionamento) per l' incollaggio, addirittura di avere poi in coincidenza di quelle aeree addirittura il passaggio da amorfo a critallino (visto l' arco di temperature di cui parliamo. Per intenderci da trasparente a opaco fino al bianco). Ti dico cio' perche' in 6 anni che mi occupo della struttura robotica delle macchine di produzione di una delle 155 fabbriche del gruppo, ma spesso giro anche per quelle di Germania, Svizzere e Francesi, e stando 12 ore a contatto (e' la porta accanto) con gli ingengneri chimici e tecnici di laboratorio che ogni giorno per 365 giorni all' anno 24 su 24 creano ricette, macchinari, ecc. ecc. per la produzione di circa 6 millioni di pezzi al giorno e conseguente utilizzo di resine polimeriche per qualche millione di tonnellate l' anno di svariata natura, con decine e decine di additivi e pigmenti, tutto finalizzato alla produzione appunto di PET.
Ecco gia' partendo da li' credo che invece, e ringrazio ancora una volta Albert per il bellissimo thread, in cui elargisce nozioni sui materiali esotici e non, che caro Marcello leggendo questo thread si nota eccome che su tecnologia dei materiali, le lacune e l' inesattezze sono molto diffuse. Su una cosa concordo, si chiacchiera molto e si studia poco. La chimica da cui nascono questi materiali, e' ben definita e conosciuta, in rete si trovano dispense e tesi di laurea (per le applicazioni pratiche)
con cui ci si puo' fare una buona cultura su tutte le tecnologie e la scienza dei materiali, non occorre essere fortunati come me da poterne parlare con chi produce questi materiali. Di nuovo buon lavoro, aspetto con interesse la tua relazione a prodotto finito.
Ciao
