RE: dimensione ancora kobra.
alx, secondo me sopravaluti l'utilità dell'eccesso di peso e di lunghezza della catena, e l'esempio che hai fatto è puramente dialettico (o forse meglio sofistico), in quanto parla di una carenza di catena ben al disotto del minimo necessario per avere un angolo di tiro prossimo a zero.
Come dicevo all' inizio, il potere di presa lo ottimizziamo con un calumo che, sotto sforzo, ci porta a zero l' angolo tra catena e fondale. Se è vero che la presenza di tale angolo degrada il potere di presa, e lo degrada in modo drammatico quando l' angolo aumenta, è pure vero che non serve quasi a nulla avere eccessi di catena oltre quel minimo indispensabile per avere il tiro parallelo al fondo.
Dobbiamo avere chiaro questo, è una pericolosa leggenda quella per cui un ancora insufficiente viene resa adeguata da tanta catena...
Il modo di ammortizzare offertoci dalla catena poi è assolutamente inadatto ai nostri bisogni: cedevole con sforzi modesti, diventa rigido con sforzi elevati.
La notazione di fontma sul deleterio richiamo in avanti datoci da una catena pesante al cessare della raffica è illuminante. In ipotesi, con raffiche che vanno a zero, un tutta catena ti porta avanti la barca di quasi l' altezza del fondo, più l' inerzia! E, come dice fontma, prepara la violenza del successivo strattone.
Se vogliamo una elasticità adatta ai nostri bisogni, la soluzione è quella di Luciano53: linea mista.
Con la linea mista, la catena verso l' ancora ci salva dagli sfregamenti e tiene giù il calumo (è dimostrabile matematicamente che la posizione ottimale del peso, questo vale anche per i salmoni, per ridurre l' angolo di tiro è quanto più possibile vicino all'ancora), mentre il tessile, con il suo 10% circa di allungamento a metà del carico di lavoro, ammortizza. Tanta roba! Con venti metri di tessile otteniamo due metri di cedimento. Molto più di qualsiasi ammortizzatore inserito sullo stroppo, come consiglia testacuore. E ammortizza, la cima, seguendo la legge di Hook, che per noi è un grosso vantaggio, mentre la modalità di allungamento di un calumo tutta catena è totalmente diversa.
Mi piacerebbe sapere di più da Luciano53 sulla sua esperienza con linea mista, che io, pur apprezzando in teoria, non ho mai avuto il coraggio di adottare (anche se la adotterei senza ripensamenti su una barca senza salpaancore).
Alla giunzione catena-cima non ti si blocca sul barbotin? e la cima scende docile nel pozzetto? non hai bloccaggi dietro il salpaancore?
Io, non avendo voluto adottare la tua soluzione, ma facendo tanta rada anche in situazioni estreme, lavoro diminuendo le oscillazioni piuttosto che smorzandole: e quindi isso una velettina stabilizzatrice e/o afforco.
@Franzima nel tuo post #54: non volevo dire che l' ancora più grande molla a balzelloni: sarebbe assurdo. Volevo dire che non ara (gradatamente) e quindi può mollare (di schianto, rompendosi) un altro elemento della linea. In altre parole, usando un ancora più grande senza adeguare il dimensionamento degli altri elementi passiamo da utilizzare un fusibile (l'ancora) che con sovraccarico riduce lo sforzo e poi automaticamente ripristina il funzionamento, a utilizzare un altro fusibile (può essere la catena o lo snodo o la galloccia...) che si rompe e ci lascia al buio.
Questo va benissimo, anzi, lo consiglio, visto che i problemi veri li abbiamo su fondi cattivi tenitori; basta capirne le implicazioni su fondi buoni con condizioni estreme.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-10-2015 12:58 da Stefano Di.)
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