09-10-2015, 13:22
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-10-2015, 13:24 da ZK.)
(09-10-2015, 07:49)LiberaMente Ha scritto: Marcello tu e Marco giocate a non capirvi. Marco dice che la differenza sta tra fili impregnati o no. Nei metodi tape drive, i velai mi perdoneranno imprecisioni, la vela è fatta da un supporto di base fatto da una lamina di mylar con fili non orientati, di kevlar o poliestere o ... Con tale lamina viene fatta una base, su cui vengono incollati dei nastri (tape) fibrati con i fili continui lungo le linee di carico della vela. I nastri sono incollati con un collante fermo adesivo. I fili non sono preimpregnati di resina. Il brevetto originale è di Marco Holm, il genio che ha poi inventato anche il millennium e ora il monolitico.il genio e' Marco Savelli ma per il resto direi che il sunto e' corretto.
vi faccio una notazione:
uk, manfredini, savelli, eurosails.. stanno nel raggio di 50 km, ci sono stati dei fattori scatenanti, la coppa america del moro di venezia, prima, luna . poi malcalzone latino, so persone che si formano, tecnologie che si studiano ed esperienze nuove fatte senza risparmi ne facili ottimismi,aggiungeteci, la cantieristica viareggina, la prossimita a zone dove di filati se ne intendono e quella fantasia molto toscana di mettere insieme tecnologie rubandole da settori cosi lontani per vocazione da sembrare alieni.
si, dovevo essere a fare la regatella d'epoca, mi so dovuto sbarcare all' ultimo minuto per tamponare il recupero dei nipoti che alle 16.. qualcuno deve andare a prenderli e.. potevo solo io! mi consolero domani e domenica e magari si vedra anche un po differenza di prestazioni.. spero!
letto dopo!
amare le donne, dolce il caffe.
