14-10-2015, 18:03
(14-10-2015, 11:23)Mattb Ha scritto: Salve a tutti ! Vi espongo il brutto grattacapo che, a causa di una leggerezza dello skipper, si è verificato sull'Elan 340 su cui regato:E' evidente che il distacco del ragno è stato causato dal colpo preso con il bulbo che ha fatto flettere la chiglia. Il ragno ha la funzione di irrigidire la chiglia evitando le flessioni sui colpi d'onda, è semplicemente resinato, negli X-yact è addirittura in alluminio. Conviene resinare di nuovo, operazione abbastanza semplice: devi rimuovere la parte dei belin distaccati verso la chiglia; quella attaccata al ragno la puoi lasciare; devi scartavetrare la parte delaminata allargandoti alle estremità di almeno 20 cm; rimuovi vernici se ci sono fino ad arrivare al vertroresina; accosta bene il ragno alla chiglia senza lasciare vuoto; resina con epossidrica dei nuovi belin con striscia di tessuto angolare bidirezionale largo 20-30 cm che trovi in commercio; almeno tre strati meglio 4 dati uno sopra l'altro quando la resina incomincia a tirare ma non secca. Se la resina tende a colare nelle parti non orizzontali, aggiungi un addittivo (anche microsfere) che la rendano più geliva.
Partecipando ad una regata un paio di anni fa abbiamo intrapreso una rotta avventata e siamo andati a scogli, la barca viene portata immediatamente in cantiere dove rilevano l'assenza di danni ai prigionieri e le insperatamente buone condizioni della giunzione chiglia/scafo; vengono quindi riparati i danni al timone e sistemato il piombo scardato del bulbo. Conto salatissimo e la barca torna in acqua.
Questa stagione in occasione di una bella pulizia generale mi trovo a smontare i paiolato e mi accorgo che la belin di collegamento ragno/scafo è in parte scollata, in particolare nelle aree periferiche dove lo spessore della stessa va via via riducendosi; è possibile infilarci un coltello sotto e valutare l'estensione dell'area interessata che è circa 5-6 cm cioè la metà dell'estensione totale della belin sullo scafo a partire dal madiere. Questo scollamento è però presente solo su una ridotta area compresa tra madiere e longherone nella zona di dritta e a poppavia.
L'armatore (io faccio solo parte dell'equipaggio) interpella al riguardo il cantiere che cade dalle nuvole e asserisce di non essere stato avvisato della presenza di tale danno e perciò di non essere intervenuto; sorvolando sul comportamento del cantiere che, a mio avviso avrebbe dovuto controllare come è stato fatto per i prigionieri, abbiamo ricevuto pareri contrastanti da parte di tecnici diversi sul da farsi: i giudizi più ottimisti hanno consigliato di rattoppare con qualche foglio di vetroresina giusto per evitare che si infiltri l'acqua della sentina e peggiori le cose, i più pessimisti consigliano di eliminare completamente la belin di quell'area e rifarla da capo, altri ancora opterebbero per eliminare un area poco più grande di quella scollata flexandola e ripristinare ri-resinando la sola parte asportata.
Presupponendo che è certamente più sicuro rifare la belin da capo, siamo comunque indecisi su quale sia la reale entità del problema e quindi la strada più giusta da prendere per risolverlo considerato anche che in queste condizioni ci abbiamo navigato per 2 anni inconsapevolmente.
Spero che qualcuno con più esperienza sappia darmi qualche dritta !!
Grazie in anticipo e buon vento a tutti !
Nessun pregiudizio per la sicurezza e la navigabilità della barca.

