AMEL - FR - Amel 54

[Roberto Benfenati]

Ho l'impressione che ogni tanto qui si tenda a prender parti 'estreme'. Da un lato Boz non ha torto a dire che i nuovi catamarani non scuffiano. Però è un fatto: un catamarano raggiunge la sua condizione di massima stabilità... con l'albero sott'acqua. Anche se i cat da crociera sono talmente sottoinvelati rispetto a quello che potrebbero portare che in effetti è da considerare improbabile.
Però è anche improbabile, e oserei dire un po' superficiale, pensare che si possa andar per mare e contare sull'aiuto delle previsioni, per evitare OGNI maltempo. Io non sono un pazzo, navigo spesso con figli e equipaggi che mi portano a un'attenta considerazione e qualche volta rinuncia solo se si è 'in odore' di buriana. Ma ne ho prese di scoppole. Forse si può prevedere l'arrivo di un ciclone tropicale... e scavare la buca e calarci dentro la barca... ma in Mediterraneo non è sempre una matematica certezza.
Per giungere a dire la propria sull'Amel. Non ci vado pazzo, ma come ho già scritto una volta, non capisco perché per tanti oggetti che scegliamo nella nostra vita siamo disposti a compromessi fra estetica e funzionalità e sulle barche invece ci scandalizziamo così in fretta. Se dovessi fare il giro del mondo (e avessi i soldi per permettermi una barca del genere) un pensiero all'Amel lo farei. Ma anche a tre o quattro altre barche. Ah poi la timoneria a lato è davvero 'bruttina' ma io... che ce l'ho anche sul mio vagabond ho imparato ad amarla proprio perché è asciutta e calda d'inverno e all'ombra d'estate. Vabbeh... se devi regatare, lascia perdere, ovvio.