In caso di Burrasca...
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Enzo_Vr
Una burrasca così non arriva all'improvviso, quindi non esci.
Diversa è la situazione quando si incappa in un 'groppo', tipico temporale del Mediterraneo: vento molto forte ma di durata limitata, 20 minuti, mezz'ora.
In questo caso, conviene ridurre al massimo la velatura o toglierla e andare a motore, legarsi in pozzetto e mandare tutti gli altri sotto, seduti e ben ancorati, quindi manovrare tenendo la barca con l'onda al mascone o al giardinetto, secondo dove conviene andare.
Motore accelerato, mi raccomando, tenerlo al minimo è un errore! L'ideale è sapere a quanti giri motore l'alternatore inizia a caricare in modo ottimale e mettersi in quel punto (generalmente tra i 1500 e 1800).
Cappello robusto in testa: la grandine fa male, te lo assicuro!
Circa l'affondabilità della barca, è assai difficile che una barca che non abbia subito danni alla struttura affondi.
L'ideale sarebbe avere sempre a bordo dei cilindri gonfiabili a schiuma (così galleggiano anche se si forano) da gonfiare quando ci si rende conto che la barca stà andando giù
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Enzo, con tutto il rispetto per la tua preparazione, che palesemente è invidiabile, non condivido alcune cose da te asserite:
Accendere il motore, un motore da 30 CV per una barca di 10 metri (questa solitamente la proprozione sulle barche a vela con motore AUSILIARIO) significa farsi sballottare dalle onde a loro piacimento....
Quell'operazione la vedo fare spesso sul lago, dove le onde sono pressocchè ridicole (si e no 2,5 mt quando tira 50 Kts), ma se sei in Mare la musica cambia. La barca a vela è fatta per andare a vela, non a motore, si riduce tela, due mani (o tre per chi le ha) alla randa e tormentina e avanti finchè si puo.
Quando non si puo invece mai mettersi a secco di vele, assicurarsi di avere acqua sottovento, mettersi alla cappa con la tormentina e la randa ridotta (in Mediterraneo avere una randa di cappa è superfluo), poi chiudersi dentro e incollare gli occhi sul radar, pronti ad andare fuori se c'è bisogno di governare.
In questo modo la barca prede sempre il Mare al mascone, e non al traverso come succederebbe a secco di vele, prendere l'onda al traverso se le onde sono buone significa rischiare un 360 sull'asse di rollio, non dev'essere simpatico anche se non succede niente di grave (se c'è fondale da non far toccare l'albero, in Nord Adriatico non mi fiderei) se non il fatto do dover rimettere a posto tutto quello che si ha in barca e qualche bernoccolo assicurato....
Quanto agli affondamenti gli inglesi dicono: mai abbandonare la nave finchè la nave non abbandona te.... ragionamento sacrosanto.
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