Sistemi epoxy...stucchi e trucchi...
Ciao Moscato , a me interessano moltissimo i tuoi risultati, a maggior ragione visto che sono fatte da un professionista del legno, come per forza deve essere un costruttore di strumenti. Penso però che le microfibre siano più resistenti della segatura, le hai provate?
Ciao
Mario Falci
Salve, un anno fa ho restaurato il mio muscadet, ho usato circa 11 Kg di resina epossidica 10 10 cfs della Cecchi. Non avevo molta esperienza di questo tipo di colla e perciò, prima di fare bischerate serie sulla barca, ho fatto un sacco di prove. Costruisco clavicembali e strumenti a tastiera antichi e la cosa mi interessava anche per il mio lavoro, perciò ho affrontato il problema buttandoci anche tempo e resina, ho provato un bel pò di additivi in 'catalogo' e 'naturali', incollando pezzi di legno di varie essenze (conifere e latifoglie) e compensati marini e non, incollando lungo vena, lungo fibra, per testa, testa/vena, testa/testa, con vari gradi di umidità e temperatura, etc. etc.. La conclusione di tutte le prove che ho fatto, nello specifico per incollare pezzi non perfettamente combacianti, è stata che il miglior risultato l'ho ottenuto additivando la resina con segatura fine, fine e grossa se i pezzi combaciavano meno e per cordonature, ovviamente previa impregnazione delle parti con resina pura. Gli additivi in catalogo costavano un sacco e tenevano uguale alla segatura, se non meno. Una delle prove decisive era martellare i pezzi: con la segatura si spaccava il legno, sempre, con l'additivo specifico a volte si spaccava il cordolo di colla. Nel mio lavoro uso colle viniliche, alifatiche, di pelle, d'ossa, di coniglio, etc., l'epossidica poco, non ho una grande esperienza con questo tipo di colla ma ho fatto delle prove serie che considero attendibili, probabilmente qualcuno che usa l'epox nello specifico nautico potrebbe commentare quanto ho scritto, m'interesserebbe sentire pareri.
BBVV
[/quote]
O dio, il tuo mare è cosí grande e la mia barca cosí piccola.
|