Rispondi 
Uso del tensiometro
Autore Messaggio
Furkolkjaaf Offline
Amico del forum

Messaggi: 508
Registrato: Nov 2008 Online
Messaggio: #31
Uso del tensiometro
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da albert
La tendenza orziera è un po' a gusto del manico, ma ci sono alcuni punti da tener presente.

Usualmente, a barca diritta e vento tale da procedere senza doverla sbandare per tenere in forma le vele, la tendenza dovrebbe essere minima; quando si deve sbandare perchè il vento cala, automaticamente la barca tenderà all'orza (un po' per le asimmetrie delle linee di carena, un po' perchè il centro velico si sposta sottovento al centro di carena, un po' perchè il peso della barra e dello stick fanno ruotare la timoneria....).

Mano a mano che il vento aumenta anche la tendenza aumenterà e il randista a un certo punto dovrà 'governarla' regolando opportunamente la randa.

Detto ciò, apriamo una breve parentesi sul funzionamento delle appendici che forse ci chiarirà 'l'utilità' della tendenza orziera:

se la barca è centrata, e dunque lasciando la barra, va diritta, quasi tutta la portanza atta a contrastare lo scarroccio è creata dalla lama di deriva; se non c'è pressione sulla barra in realtà il timone non è al centro, ma segue la traiettoria, dunque la barra è leggermente sottovento quanto è l'angolo di scarroccio.

se la barca è orziera, e dunque dobbiamo procedere con un po' di pressione e qualche grado di barra sopravvento per andare diritti, una parte della portanza verrà creata dalla pala del timone e dunque sottratta alla lama di deriva: abbiamo dunque un effetto negativo ed alcuni positivi: 1)la pala del timone, per creare la portanza, crea anche della resistenza 2) la deriva crea meno resistenza dato che deve creare meno portanza 3) dato che la portanza si crea grazie all'angolo di incidenza della deriva, alias scarroccio, meno portanza = meno scarroccio 4)la velocità critica a cui la deriva stalla e ci intraversiamo si abbassa. Il bilancio complessivo usualmente è a favore.

Di questi fattori su una barca che non ha problematiche particolari, oppure con pala del timone tozza e poco adatta a creare portanza a bassi angoli di incidenza, possiamo anche non renderci conto.

Al giorno d'oggi, però, su molte barche tirate, si usa ridurre la lama di deriva ai minimi termini e, come se ciò non bastasse, per ridurre la resistenza si utilizzano dei profili critici che stallano con una certa facilità; fortunatamente le pale dei timoni sono sempre più allungate ed efficienti. Dunque incrementando la tendenza orziera entro certi limiti, anche solo chiudendo la balumina della randa oltre il 'ragionevole', e trasferendo parte della portanza sulla pala del timone, incrementiamo le capacità di bolinare.

Ciao
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]


molto interessante albert, grazie !
ciao
21-01-2009 05:47
Visita il sito web di questo utente Trova tutti i messaggi di questo utente Cita questo messaggio nella tua risposta
Rispondi 


Messaggi in questa discussione

Discussioni simili
Discussione: Autore Risposte: Letto: Ultimo messaggio
  Tensiometro teogaspa 22 1.004 16-06-2024 19:41
Ultimo messaggio: nape
  regolare il sartiame senza il tensiometro? si può fare? Federico82 20 9.957 11-07-2016 13:03
Ultimo messaggio: clavy
  Tensiometro fai da te. Franc 27 9.272 04-07-2016 21:30
Ultimo messaggio: Stefano3032
  Costruire un tensiometro Jibe In 20 9.069 22-04-2010 00:59
Ultimo messaggio: lucagtr

Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)