<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da albert
Ciò, ragazzi, se non capite chiedete, invece di googlare per fare poi la bella figura di chi sa, e se non vi riesce, poi postate tettone (che hanno comunque dei pregi anche loro).
Siamo in una sezione tecnica di un forum, dunque chi posta può presumere un livello di conoscenze che molti non hanno.
A volte einstein pensa di parlare al suo avatar e ad un forum di tattici e dimentica che il nostro livello forse è un po' più basso.
Se ci dite che non capite, qualcuno che rispiega molto volentieri, lo troviamo (einstein !!


).
Ciao
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Quello che volevo far notare e' che in poppa, con l'aumentare del vento reale, ci sono tre fasce ben distinte di variazione della velocita' della barca,vedi grafico:
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Fino a 9 nodi di TW, la VT aumenta notevolmente per ogni nodo in piu' di TW (ca 0,6 nodi), la prua da tenere invece e' quasi costante( 141-144...). A ca 9 nodi fino a 13 di TW, il grafico si stabilizza e per ogni nodo in piu' di TW, la VT aumenta di meno 0,2 nodi con una variazione, pero', della prua di ca 5°. Oltre i 13 nodi la VT continua ad aumentare, ma si sta piu' attenti al controllo della barca che alla prua. Quindi nella 'caduta', mentre si sta accelerando, bisogna poggiare rapidamente altrimenti si finisce x andare piu' veloce della nuova VT. Quando il vento cala, bisogna timonare in modo da seguire una rotta dritta fino a quando la velocita' della barca non inizia a calare, poi bisogna orzare leggermente x raggiungere la nuova VT.
Contrariamente a come si deve reagire a raffiche e stanche fino a 9 nodi, in 'caduta' sara' valido il vecchio detto: POGGIARE CON LE RAFFICHE, ORZARE NELLE ZONE DI CALMA.
Spero di essere stato un po' piu' chiaro.
Ciao a tutti