27-01-2009, 23:32
vorrei sommessament ricordare che l'effetto Venturi si applica in un restringimento di sezione, applicando la legge generale di conservazione dell'energia totale, ovvero energia cinetica + carico piezometrico resta sempre costante nel condotto (a meno delle resistenze che Piccoletto perdite di carico).
a parte il fatto che Bernoulli e co. Piccoletto in termini di fluidi ideali in condotte ideali (non esiste moto turbolento e non esistono attriti), se usi la randa di un catamarano di Classe A, lo schema Venturi, a quali superfici lo applicate?
la legge di conservazione dell'energia totale vale sempre, anche nel caso delle vele.
su un profilo alare (la vela è un profilo alare sottile) in prima approssimazione (solo per chiarire il concetto) la differenza di velocità tra intradosso ed extradosso necessaria a far ricongiungere le masse d'aria che si sono separate all'entrata della vela determina una differenza di pressione sul lato sottovento, in quanto la velocità del flusso è maggiore di quella sopravvento.
la velocità del flusso sull'extradosso della randa è pertanto maggiore sia di quella del suo intradosso (sopravvento) che di quella dell'intradosso del genoa a se stante.
la percentuale di sovrapposizione determina pertanto una maggiore area interessata ad un flusso accelerato sull'intradosso del genoa, tanto maggiore quanto maggiore è la sovrapposizione.
da questo punto di vista il genoa è più efficiente del fiocco.
il contributo della sovrapposizione del genoa determina in compenso una sovrapressione sull'extradosso della randa, che pertanto deve essere maggiormente cazzata per lavorare al meglio ed essere più magra rispetto a quella utilizzabile con il fiocco.
l'efficienza della vela in termini di Aspect Ratio è valido nella teoria in termini di singolo profilo esposto al flusso.
quando si parla di randa e genoa/fiocco occorre analizzare anche l'interazione tra i due profili.
continuo caldamente a consigliare una buona lettura di Theory of wing sections........
a parte il fatto che Bernoulli e co. Piccoletto in termini di fluidi ideali in condotte ideali (non esiste moto turbolento e non esistono attriti), se usi la randa di un catamarano di Classe A, lo schema Venturi, a quali superfici lo applicate?
la legge di conservazione dell'energia totale vale sempre, anche nel caso delle vele.
su un profilo alare (la vela è un profilo alare sottile) in prima approssimazione (solo per chiarire il concetto) la differenza di velocità tra intradosso ed extradosso necessaria a far ricongiungere le masse d'aria che si sono separate all'entrata della vela determina una differenza di pressione sul lato sottovento, in quanto la velocità del flusso è maggiore di quella sopravvento.
la velocità del flusso sull'extradosso della randa è pertanto maggiore sia di quella del suo intradosso (sopravvento) che di quella dell'intradosso del genoa a se stante.
la percentuale di sovrapposizione determina pertanto una maggiore area interessata ad un flusso accelerato sull'intradosso del genoa, tanto maggiore quanto maggiore è la sovrapposizione.
da questo punto di vista il genoa è più efficiente del fiocco.
il contributo della sovrapposizione del genoa determina in compenso una sovrapressione sull'extradosso della randa, che pertanto deve essere maggiormente cazzata per lavorare al meglio ed essere più magra rispetto a quella utilizzabile con il fiocco.
l'efficienza della vela in termini di Aspect Ratio è valido nella teoria in termini di singolo profilo esposto al flusso.
quando si parla di randa e genoa/fiocco occorre analizzare anche l'interazione tra i due profili.
continuo caldamente a consigliare una buona lettura di Theory of wing sections........
