La situazione del mercato nautico in Italia non è rosea e non da adesso, oggi è ancora più complicata dalle vendite online.
I numeri di vendita nautici non sono alti ma in proporzione l'Italia è uno dei mercati con i numeri migliori, purtroppo se le case produttrici sono estere e il cliente acquista all'estero tramite internet in Italia di soldi ne rimangono pochi, con questo non mi sento di biasimare chi compra dove è più conveniente.
Un altro aspetto è che da noi si compra lo sconto non il prodotto, ed è un abitudine tipicamente Italiana che obbliga il venditore a proporre un listino alto per poi giocarsela con uno sconto altrettanto alto.
Da una parte ci sono le aziende produttrici o gli importatori che quando hanno bisogno di creare rete di assistenza e vendita promettono tanto e poi davanti al cliente che vuole comprare direttamente si fanno ingolosire e non rispettano gli accordi con i rivenditori.
Dall'altra parte ci sono i rivenditori che per poter vendere un prodotto devono applicare forti sconti e quindi pochi margini, risultato non si spinge più di tanto la vendita, a me capita di vendere attrezzatura solo se la devo montare altrimenti non mi conviene nemmeno far girare fatture senza un utile.
Lo stato che come al solito non aiuta applicando tasse superiori a quelle di paesi esteri mettendo il venditore Italiano in svantaggio verso la concorrenza anche Europea (ma non abbiamo fatto l'Europa unita, la moneta unica ecc.. con quello che ci è costato l'euro?).
Risultato un mercato difficile dove non c'è chiarezza nei prezzi, dove il cliente ha sempre la sensazione di essere truffato, dove alcuni disonesti ci sguazzano e truffano, e alla fine buttiamo via anche una delle risorse che l'Italia ha rispetto a paesi come la Germania che il mare quasi non ce l'hanno.