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DAPNIA consiglio su golfare....
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dapnia Offline
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DAPNIA consiglio su golfare....
Bravo e di che diametro è, ma soprattutto di cosa è fatto?
Tranne che per le ritenute del salvagente a paperella della mia nipotina, di tutto il resto ho, e li pretendo scritti, i carichi di lavoro e/o di rottura.
Sailor13 ce li fornisce, verificali.
E ti avrei già risposto, ma sarebbe troppo semplice e scortese risponderti così, anche se una risposta simile l’ho sentita dare da un paio di progettisti; tu chiedi dell’altro.
Immagino che sul secondo strallo tu ci voglia mettere qualcosa da vento, ed allora ti porto come esempio il mio triangolo di prua.
Sul secondo strallo ci metto un olimpico da 35 mq (con scotta alta, a circa 150 cm e bugna a circa 60 cm), poco più piccolo di un genoa #3.
Immaginiamo di avere il coraggio di tenerlo con 40 nodi di vento: anche se in quelle condizioni io manderei a riva o il fiocco piccolo da circa 20 mq, tipo genoa #5, o la tormentina grande da circa 10 mq., dipenderebbe anche dal mare, da dove sono, da quanto sono stanco e da chi ho a bordo; magari mi sarei anche già votato a San Nannino 40 CV.
Il tiro sulla scotta sarebbe di poco più di 1.100 Kg, sono i carichi che ho calcolato per dimensionare le mie scotte di prua, che sono tutte da 14 con un carico di rottura di 4000 Kg circa, così lavorano a meno della metà.
Ne consegue che quell’affare dovrebbe poter lavorare come minimo a 1.500Kg.
Il 30% in più è poco rispetto al carico della scotta, perché l’albero è già tenuto dallo strallo e me lo immagino armato in testa, così il secondo deve portare solo la vela ed i suoi sbatacchiamenti; se fosse lo strallo principale i conti sarebbero un po’ diversi.
Quello da 8 potrebbe già andare, ma io trattandosi di una cosa che si nuove, e non sapendo bene poi cosa finisce che ci metti, direi con un carico di rottura di almeno 4.000 Kg ed una fune 1x19 da 7 mm.
Io ho fatto così e, per ora, sta su.
Il dislocamento, in realtà conta, ma fino ad un certo punto, perché determina solo la variazione dei carichi in funzione della risposta alle sollecitazioni della barca; su scafi dislocanti di stazza media e non tirati come i nostri, io lo trascuro.
E non mettiamoci a giocare con le formule, perché non ne usciamo più.
Per confermare quanto detto da Sailor, è mia opinione che le cose “orientali” trovino un loro mercato e si possano pure usare, ma non per usi le cui conseguenze possano essere gravi, o considerando il carico di lavoro un quarto o meno dei corrispondenti agli analoghi oggetti; soprattutto per una questione di controllo della qualità, che mi dicono essere carente ed approssimativo sotto il sol levante.
04-03-2009 17:47
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