(02-01-2016 09:41)shein Ha scritto: Senza rotaia smetteresti di uscire da solo/in pochi. Se é una modifica per un campionato i una serie di regate circoscritte ok, ma nella quotidianità...
Considera pure che alle filettature per fissare la rotaia all'albero non farà troppo piacere essere avvitate/svitate con una certa frequenza.
Io non credo che la fessura infici le prestazioni, troppo vicina alla turbolenza dell'albero; se c'é un problema é il peso e che il giro d'albero seguirà necessariamente una spezzata anziché una curva ma comunque non darei a questo la colpa di scarse prestazioni se non dopo aver raggiunto la perfezione nella conduzione di regata.
Caro shein sarei un ingenuo se non sapessi distinguere i risultati di una regata da un problema di prestazioni. I due fatti sono distinti e separati ma in un certo senso sono anche strettamente correlati. Se in una regata sei impegnato per il 30% a controllare una randa che secondo te non va, assottigli risorse mentali ed umane a fare bene il resto e hai un handicap grave da risolvere.
A mio parere invece quella fessura ha un peso notevole perché ho indizi precisi di riferimento, ad esempio se hai un progetto che si sposa perfettamente ad una identica barca con stesso albero e stesse regolazioni (al millimetro....ti assicuro) ma una barca lavora con randa inferita e va tutto alla perfezione mentre con i carrelli e fessura tutto decade è una prova molto forte.
Considera che una ralinga che balla nella parte centrale della randa è un'altro indizio, cosa può far ballare un'inferitura ben cazzata (anche di cunningham....) se non un forte passaggio di aria?
Ora la vela torna in veleria e cerchiamo di chiudere la fessura poi vedremo se è anche il caso di togliere carrelli e rotaia....perché la spezzata che dici tu è un po' di tempo che mi sta sulle scatole